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Nel 2024 Airbnb ha raccolto e riversato quasi 100 milioni di euro di tassa di soggiorno per conto degli host italiani. Si tratta del 10% dell’intero gettito nazionale, pari a oltre 1 miliardo di euro, come riportato nella dichiarazione annuale trasmessa all’Agenzia delle Entrate lo scorso giugno.

Secondo la piattaforma, questo contributo rappresenta una risorsa fondamentale per Comuni e amministrazioni locali, che possono così finanziare infrastrutture, parchi, iniziative culturali e servizi per i cittadini.

Host italiani e turismo diffuso

airbnb

La metà delle notti prenotate in Italia dagli italiani su Airbnb nel 2024 ha avuto come destinazione aree rurali. Un dato che dimostra come gli host contribuiscano a distribuire i flussi turistici oltre le mete tradizionali, portando nuove opportunità a piccoli borghi, zone costiere e località alpine.

Il gettito derivante dalle prenotazioni sostiene i progetti delle amministrazioni locali, garantendo che i benefici economici del turismo raggiungano anche le comunità meno conosciute.

Le parole di Matteo Sarzana

“Questo traguardo conferma l’impegno costante della piattaforma per la compliance e a sostegno dei Comuni italiani”, spiega Matteo Sarzana, Country Manager di Airbnb Italia. Secondo Sarzana, il sistema adottato rafforza il ruolo della piattaforma come “partner affidabile” per le città e i borghi.

Il manager sottolinea inoltre che il potenziale potrebbe crescere ulteriormente se il sistema della tassa di soggiorno venisse semplificato. Airbnb, conclude, è pronta a collaborare con un numero sempre maggiore di amministrazioni.