Non solo piazze: per Berlusconi nasce la 'Silvio'. Ecco dove, cos'è e tutti gli altri tributi
In un locale storico di Milano arriva una pizza speciale dedicata all’ex premier, che si inserisce in una lunga serie di omaggi culinari legati alla sua figura

Milano continua a distinguersi come laboratorio gastronomico, un luogo in cui tradizione e sperimentazione convivono senza frizioni. Le sue pizzerie e cucine d’autore spesso diventano specchio delle mode, delle storie e persino dei personaggi che hanno segnato la vita pubblica italiana. Proprio in questo contesto, negli ultimi anni, molti piatti hanno smesso di essere semplici preparazioni per trasformarsi in narrazioni culturali.
Anche la pizza, simbolo per eccellenza della convivialità, è diventata talvolta veicolo di racconti più ampi, capaci di unire cucina, satira, memoria e identità nazionale.
È dentro questo filone che si inserisce una nuova proposta milanese, destinata a far discutere appassionati e curiosi.

La pizza Silvio: omaggio gourmet e storia del rapporto tra Berlusconi e il cibo
Come ricorda La Repubblica, la pizza “Silvio”, servita da Le Specialità in via Calvi 29, è una variante bianca che combina mozzarella, fiori di zucca, cipolla di Tropea, prosciutto crudo, scaglie di Grana e zucchine, interpretando in chiave gourmet sapori molto italiani. L’insegna, storica a Milano e ormai presente anche a Istanbul, Miami e presto Los Angeles, propone questo piatto come un tributo giocoso all’ex premier.
Il legame tra Berlusconi e il cibo è da sempre noto: amava piatti semplici e patriottici come la pizza Margherita e la mozzarella di bufala, che riceveva in spedizioni regolari dal Caseificio La Bufalina. Celebre anche il suo debole per il gelato alla crema.
Nel tempo ha promosso veri e propri menu “tricolori”, con caprese, pennette al pesto, pasta ai quattro formaggi e gelati ai gusti fragola, fiordilatte e pistacchio. Ha vissuto anche fasi alimentari molto diverse: dalla dieta tisanoreica agli anni post-intervento cardiaco in cui seguiva un regime flexitariano, fino all’annuncio del 2016 in cui dichiarò di essere diventato vegetariano per rispetto verso gli animali.
Le “pizze Berlusconi” nel mondo: tra satira, identità e provocazione culinaria
La pizza milanese non è un caso isolato. All’estero, Berlusconi è diventato una vera icona gastronomica, spesso riletta in chiave ironica o provocatoria.
La più celebre resta la Pizza Berlusconi della catena finlandese Kotipizza, nata dopo una sua frase polemica sulla cucina locale. Realizzata con renna affumicata, formaggio, cipolla rossa, funghi cantarelli e base di segale, divenne un successo nazionale. Nel 2008 vinse persino un concorso internazionale a New York, nonostante le proteste dell’ambasciata italiana per l’uso del nome.
In Polonia, nel 2011, il ristorante A Modo Mio lanciò la pizza “bunga bunga”, creata dallo chef italo-polacco Walter Busalacchi. Con acciughe, fichi, prosciutto e abbondante pepe nero, era una satira diretta agli scandali che coinvolsero l’ex premier. Gli ingredienti, scelti con significati simbolici, resero la proposta un best-seller.
Questi omaggi internazionali trasformano Berlusconi in una figura di cultura pop gastronomica: tra provocazione e celebrazione, il cibo diventa racconto della politica. La pizza milanese “Silvio” si inserisce pienamente in questo percorso, proponendo un’esperienza gourmet che dialoga con una lunga tradizione di creazioni culinarie ispirate all’ex premier.
In fondo, come amava ripetere lui stesso, il cibo può essere un ponte tra tradizione e modernità. Milano, ancora una volta, ne dà una dimostrazione concreta.



