Com'è andato il Brianza Pride 2025: numeri, polemiche e non solo | GALLERY
Il Brianza Pride ad Arcore ha attraversato la città nonostante pioggia e polemiche; Monza conferma il patrocinio per diritti e inclusione.

Brianza Pride ad Arcore: cronaca, cifre e polemiche

Il Brianza Pride ad Arcore ha registrato una partecipazione certamente non oceanica: circa mille persone hanno preso parte al corteo, che ha attraversato il centro città nonostante l’ostacolo del maltempo.
La manifestazione ha suscitato attenzione anche per alcune scelte comunicative controverse, come la maglietta “Frocia Italia” e la cosiddetta “via Frocis”. Gli organizzatori hanno ribadito che l’intenzione non era provocare, ma denunciare le violenze subite dalla comunità LGBTQ+.
Un segnale forte, insomma: “nonostante gli attacchi, siamo più vivi che mai”, hanno sottolineato i promotori.
In parallelo, si inserisce il ruolo che i Comuni hanno giocato – e continuano a giocare – nel supportare la manifestazione attraverso il patrocinio istituzionale.
Patrocinio comunale: Monza, istanze e comunicazione istituzionale
Molti Comuni della Brianza, incluso il Comune di Monza, hanno concesso il patrocinio al Brianza Pride. Monza ha deliberato già tre mesi fa, motivando la scelta con la volontà di sostenere associazioni e dare attenzione ai diritti.
Il sindaco Paolo Pilotto ha sottolineato in un comunicato che si tratta di “un percorso che riguarda le stesse Istituzioni”, invitando le amministrazioni locali a intervenire in modo concreto, non solo simbolico.
Monza, da tempo, ha un ufficio interno dedicato alle politiche di inclusione, collegato alla rete “Ready”. Inoltre, è stato inaugurato un presidio nei centri civici per offrire ascolto e accompagnamento su temi di discriminazione e orientamento.
Il patrocinio non è stato privo di tensioni. Nelle ultime settimane, alcune scelte comunicative dell’organizzazione del Pride hanno generato risposte negative. Secondo il sindaco, un linguaggio “ad effetto” rischia di creare divisioni anziché sintesi.
Tuttavia, il Comune di Monza non ha revocato il patrocinio, ribadendo il proprio sostegno alle associazioni che ogni giorno operano per i diritti della persona. L’invito è a che il Pride confermi nei fatti la sua aspirazione all’inclusione, evitando provocazioni che raffreddino il coinvolgimento.