STMicroelectronics, svolta a Roma: ecco l'importante novità
La svolta al Ministero: sindacati e istituzioni ora chiedono un piano di rilancio che metta al centro investimenti, ricerca e occupazione.
Nel tardo pomeriggio di lunedì 15 settembre, nel pieno del vertice al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, è arrivato l’annuncio: STMicroelectronics ha ritirato gli oltre 1.000 esuberi previsti nel sito di Agrate Brianza.
Al tavolo erano presenti, oltre ai vertici aziendali e ai sindacati, i ministri Giancarlo Giorgetti (Economia) e Adolfo Urso (Imprese), che ha confermato ufficialmente la svolta: «Accogliamo con favore l’annuncio dell’azienda di rinunciare agli esuberi ad Agrate e di presentare un piano industriale di rilancio dello stabilimento», ha dichiarato Urso.
Una notizia salutata con entusiasmo anche dal sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio, che ha diffuso per primo l’aggiornamento con un post sui social.
Le proteste dei sindacati e la rabbia dei lavoratori

La notizia rappresenta un sollievo per i lavoratori dopo mesi di tensione, seguiti all’annuncio di un piano di riorganizzazione globale da 2.800 esuberi nel mondo.
Il piano, già partito in Francia, aveva scatenato scioperi e dure prese di posizione anche a livello locale. I sindacati accusavano l’azienda di penalizzare uno stabilimento definito da sempre un “fiore all’occhiello”, mentre si investiva massicciamente nel sito di Catania.
Ora, però, la prospettiva cambia: «Se queste informazioni verranno confermate, il piano di esuberi potrebbe diventare solo un brutto ricordo» ha commentato la lista civica La Rondine di Concorezzo.
La politica: “Agrate deve restare un polo strategico”
«Sul sito lombardo il gruppo conferma gli investimenti e resterà polo strategico», ha scritto Capitanio.
All’incontro ha partecipato anche Guido Guidesi, assessore regionale allo Sviluppo economico, che ha parlato di «un passo in avanti» ma ha chiesto «un piano a medio termine condiviso con azienda, sindacati e Governo, per rendere Agrate un centro strategico del Chips Act 2.0».
Anche la consigliera regionale Martina Sassoli ha espresso soddisfazione: «Serve continuare con determinazione affinché Agrate rimanga un polo strategico, che valorizzi territorio, occupazione e innovazione».
I sindacati: “Bene lo stop, ma servono garanzie”
«Accogliamo con favore l’attenzione dimostrata dal Governo e il riconoscimento della centralità di STMicroelectronics per l’industria italiana», ha dichiarato Pietro Occhiuto, segretario della Fiom Cgil di Monza e Brianza.
«Il ritiro degli esuberi è positivo, ma serve un piano industriale chiaro e dettagliato che garantisca stabilità e sviluppo oltre il 2027».
Sulla stessa linea anche Cisl, che chiede un «piano industriale 2027-2032 per Agrate» con «investimenti certi certificati dal Board».
“Ha vinto il lavoro di squadra”
Soddisfatto anche il consigliere regionale Jacopo Dozio (Forza Italia): «Il gioco di squadra tra istituzioni nel tenere il punto è stato fondamentale. Il piano industriale non può basarsi sui tagli, ma sul rilancio della produttività proprio ad Agrate».
La vertenza non è ancora conclusa, ma la svolta di oggi restituisce speranza e fiducia a centinaia di lavoratori lombardi e segna un momento chiave per il futuro dell’intero polo dei semiconduttori.



