Di Gregorio nella bufera: finisce nel mirino di un noto giornalista
Pesanti accuse all'ex portiere del Monza sempre più nell'occhio del ciclone

La Juventus di Luciano Spalletti non riesce a decollare. Dopo un avvio incoraggiante, i tre pareggi consecutivi (Sporting, Torino, Fiorentina) hanno riacceso i campanelli d'allarme, palesando le vecchie incertezze difensive e la sterilità offensiva che avevano caratterizzato la precedente gestione Tudor.
Ma se il reparto avanzato è spesso sotto esame, in questi giorni l'attenzione si è spostata su un ruolo fondamentale: quello del portiere. E, in particolare, sul numero uno della Vecchia Signora, Michele Di Gregorio, il cui passato lo lega indissolubilmente al Monza.
Un Rendimento Lontano Dagli Standard
Il portiere classe '97, arrivato in estate dal club brianzolo, sta faticando a convincere. Pur non essendo stato autore di errori clamorosi, come sottolineato nell'analisi, Di Gregorio non ha nemmeno regalato quella manciata di parate salva-risultato o interventi straordinari che spesso caratterizzano i grandi portieri della Juventus.
La sua unica vera prodezza, quella nel derby contro il Torino, è stata in parte oscurata dalla prestazione monstre del granata Paleari. I numeri, seppur non esclusivamente imputabili al portiere, confermano un trend difficile: in 14 partite stagionali tra Serie A e Champions League, Di Gregorio ha collezionato solo 4 porte inviolate. Un dato che stride con gli standard storici della migliore Juventus.
Il Fiume di Critiche e il Gol di Mandragora
Le incertezze hanno trovato nuova linfa vitale dopo il gol subito sabato contro la Fiorentina. Il tiro potentissimo di Mandragora, su cui Di Gregorio è rimasto "di sasso", ha sollevato un nuovo fiume di critiche social. Nonostante la potenza della conclusione lasci supporre che l'estremo difensore avrebbe potuto fare ben poco, l'episodio ha rinfocolato il dibattito sulla sua idoneità al ruolo di titolare in una big.
Il Giudizio Severo di Damascelli
Sulle colonne de Il Giornale, il giornalista Tony Damascelli non usa mezzi termini, puntando il dito proprio sulla figura dell'ex Monza.
“Alla Juventus si sente proprio la mancanza di un n°1 che sappia comandare e parare, la storia bianconera annovera grandissimi interpreti del ruolo, fra questi due campioni del mondo, l’attuale Di Gregorio non è cavallo di razza, modesto passato, incerto futuro, la squadra, già intossicata di suo, trema ad ogni attacco, addirittura quello della Fiorentina. Domani la trasferta norvegese, sotto la neve di Bodo, su un campo sintetico, potrebbe aprire la crisi ufficiale”.
La critica è pesante: Di Gregorio viene etichettato come non all'altezza del lignaggio di campioni del mondo che hanno difeso la porta bianconera, con un "modesto passato" che lo lega anche alla crescita nella realtà brianzola.
La pressione sul portiere è alle stelle. L'imminente e difficile trasferta norvegese, sotto la neve di Bodo e su campo sintetico, rischia di trasformare un momento di incertezza in una "crisi ufficiale" per la Juventus. E la prestazione di Di Gregorio sarà, ancora una volta, sotto la lente d'ingrandimento.



