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Milano non è solo una città: è un sistema produttivo, culturale e simbolico che tiene insieme lavoro, competenze e identità. Quando si toccano i suoi presìdi storici, il dibattito non riguarda solo gli edifici, ma il futuro stesso del territorio.
Negli ultimi anni il tema della razionalizzazione degli spazi pubblici è tornato spesso al centro dell’agenda politica, soprattutto quando coinvolge strutture strategiche.
In questo contesto, il servizio pubblico radiotelevisivo rappresenta uno snodo cruciale, non solo per l’informazione ma per l’intero indotto professionale.
Ed è proprio su questo terreno che si è riacceso il confronto tra istituzioni, politica e lavoratori.

La posizione della Lega Lombardia sulla Rai Milano

«La Rai Milano non si tocca». È il messaggio ribadito con forza da Alessandro Corbetta, che ha partecipato a un presidio per difendere quello che viene definito un presidio strategico del servizio pubblico.
Secondo la Lega Lombardia, l’ipotesi di un trasferimento anticipato della sede Rai rappresenterebbe un rischio concreto per l’equilibrio produttivo del Nord Italia.

Perché Corso Sempione è un polo strategico

Il centro Rai di Corso Sempione viene indicato come il principale centro produttivo del Nord Italia, un patrimonio costruito negli anni grazie a competenze, professionalità e capacità industriali.
Un sistema che, secondo la posizione espressa, non può essere messo a rischio da soluzioni temporanee o traslochi anticipati, soprattutto senza certezze operative.

Il nodo del trasferimento in via Mecenate

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Il punto fermo è chiaro: *no al trasferimento in via Mecenate.
La linea è netta: da Corso Sempione ci si sposta solo quando la nuova sede del Portello sarà realmente pronta, pienamente funzionale e adeguata alle esigenze produttive della Rai.
Qualsiasi altra ipotesi viene considerata un indebolimento del ruolo di Rai Milano e un ridimensionamento della Rai lombarda.

Milano e Lombardia chiedono certezze

Secondo quanto ribadito, Milano e la Lombardia meritano rispetto.
La richiesta è di chiarezza sui tempi, certezza sugli investimenti e un impegno formale a garantire il ruolo strategico di Milano all’interno del servizio pubblico.
In assenza di risposte concrete, la questione potrebbe arrivare direttamente in Consiglio regionale.

Difendere la Rai di Milano significa difendere il lavoro

Il messaggio finale è politico e territoriale insieme: difendere la Rai di Milano significa difendere il lavoro, le competenze e il futuro del sistema lombardo.
Un tema che va oltre il singolo trasloco e che tocca il cuore del rapporto tra servizio pubblico, città e territorio.