Martina Sassoli ferma il traffico a Milano: ecco la storia a lieto fine
Martina Sassoli ferma l’auto in viale Sarca per salvare un uomo caduto dalla bici: “Solo io e una ragazza ci siamo fermate a soccorrerlo”.

Un gesto d’istinto, di coraggio e di umanità. La consigliera comunale e regionale Martina Sassoli ieri sera ha messo letteralmente l’auto di traverso per salvare un uomo caduto dalla bicicletta lungo viale Sarca, a Milano.
L’episodio è avvenuto intorno alle 20 di martedì 21 ottobre, mentre la politica monzese stava rientrando a casa dopo una seduta in Regione Lombardia.
Il gesto: auto di traverso per salvare un uomo
Sassoli, accortasi dell’incidente, ha inchiodato la macchina e l’ha posizionata di traverso per bloccare il traffico e impedire che il ciclista, un 41enne filippino caduto sull’asfalto, venisse travolto dalle auto in arrivo.
Subito dopo è scesa per prestare aiuto, insieme a una ragazza sconosciuta che, come lei, ha deciso di fermarsi.
“La mia reazione immediata è stata quella di mettere di traverso la macchina – ha raccontato Sassoli sui social – per evitare che venisse travolto dal flusso di veicoli di via Sarca. A fermarsi, insieme a noi, una ragazza. Non la conoscevo, ma la sua presenza mi ha dato forza. Perché sì, sulle prime, ho pensato che fosse un escamotage o una truffa”.
Il ciclista ricoverato al Niguarda

L’uomo è stato soccorso dal 118 e trasportato in codice giallo all’ospedale Niguarda. Fortunatamente non ha riportato gravi conseguenze.
Martina Sassoli ha atteso l’arrivo dei soccorsi sul posto, visibilmente scossa ma sollevata per l’esito dell’intervento.
La denuncia: “Siamo arrivati all’indifferenza totale”
Nel suo post, Sassoli ha espresso amarezza per la mancanza di solidarietà mostrata dagli automobilisti:
“Nessun altro si è fermato. Solo noi due. Due donne, ad aspettare un’ambulanza per soccorrere una persona. A questo punto siamo arrivati”.
Un racconto che ha suscitato centinaia di commenti e reazioni, tra chi ha elogiato il coraggio della consigliera e chi ha condiviso la preoccupazione per una società sempre più indifferente di fronte alle emergenze.