Francesca Pascale racconta Silvio Berlusconi: "Ecco la verità sul nostro amore"
L’ex compagna del Cavaliere si racconta tra lutti e diritti civili

Pascale ha descritto la mancanza di Berlusconi come una ferita profonda, paragonabile alla perdita di un braccio. “Ridevamo, scherzavamo, parlavamo. Io oggi non so più con chi parlare con quella libertà, con quella leggerezza,” ha confessato, sottolineando come la presenza del Cavaliere sia ancora viva nei suoi pensieri. Nonostante i tentativi di chi ha cercato di colmare quel vuoto, nessuno è riuscito a eguagliare la connessione unica che aveva con lui. “Ho spesso bisogno di silenzi per riportare me stessa alle sue parole, ai suoi insegnamenti,” ha aggiunto, rivelando come il ricordo di Berlusconi la guidi ancora, più vivido di molte presenze reali.
Un amore totalizzante e il rifiuto di nuove relazioni

Con parole toccanti, Pascale ha dichiarato di non essere pronta a innamorarsi nuovamente, un sentimento che sembra legato alla sua relazione con la cantante Paola Turci, da cui si è separata l’anno scorso. “Tutto quello che avevo l’ho dato al presidente. Per chiunque altro, in questo momento, sarebbe un amore a metà,” ha affermato, spiegando di non voler far soffrire nessuno. La fine della relazione con Berlusconi ha segnato un momento di crisi emotiva, amplificato dal riemergere del lutto per la morte della madre, mai pienamente elaborato. “Quando ho lasciato Berlusconi, è stato un terremoto emotivo e ho fatto scelte affettive sbagliate, quasi a compensare,” ha ammesso, riconoscendo di aver compreso solo ora il peso di quel dolore rimandato, che è tornato “come una cambiale, con gli interessi.”
Berlusconi: un rifugio dal dolore
Pascale ha conosciuto Berlusconi in un momento di grande fragilità, mentre affrontava la perdita della madre. “Il lutto per mia madre non l’ho elaborato perché avevo lui,” ha raccontato, descrivendo come il Cavaliere abbia saputo alleviare il suo dolore con ascolto e rispetto. “Non mi sono mai sentita sola: mi vedevo ascoltata, nella presenza e nel rispetto, perché gli piaceva ascoltare,” ha aggiunto. La sua capacità di colmare quel vuoto ha reso la separazione ancora più devastante. “Quando è andato via lui, è stata una tragedia,” ha confessato, sottolineando come la gratitudine per la libertà economica e personale che Berlusconi le ha offerto resti immutata.
Impegno per i diritti civili e apertura mentale
Oggi, Francesca Pascale porta avanti la sua battaglia per i diritti civili, un tema che sente profondamente e che, a suo avviso, trascende le ideologie politiche. Ha rivelato di aver condiviso con Berlusconi la sua bisessualità fin dall’inizio, trovando in lui una mente aperta e priva di pregiudizi. “Non giudicava, era profondamente rispettoso della vita, non è mai stato un problema,” ha detto, lodando la sua modernità di pensiero. Pascale ha criticato la tendenza a etichettare i diritti civili come un tema di sinistra, definendo questa visione “la cosa più fascista che si possa dire.” Ha poi espresso preoccupazione per i giovani, che affrontano difficoltà legate a salute mentale, omosessualità e bullismo, sottolineando la necessità di un dialogo aperto e privo di paure su questi argomenti.