Monza machiavellico, Alvarez letale: contro la Sampdoria vittoria di "corto muso" per 1-0
Secondo successo consecutivo in casa per i biancorossi: non accadeva dal 2022. 3 punti fondamentali per la classifica e il campionato. L'analisi del match.

“Nella corsa dei cavalli basta mettere il musetto davanti. Nel calcio è uguale. Non c’è bisogno di vincere di cento, musetto davanti”.
È la sintesi dell'Allegri pensiero, l'adagio del “Corto Muso” evocato dopo una sconfitta della Juventus sul campo della Spal nel 2019. Un'espressione che, nel 2021, Treccani ha inserito ufficialmente nella sua enciclopedia sotto la voce: "vittoria ottenuta col minimo distacco necessario".
Perché “l'obiettivo finale è il risultato”, parole che l'ex tecnico bianconero pronunciò a ridosso del quarto di finale d'andata di Champions League contro il Barcellona di Messi, Neymar, Suarez e Luis Enrique.
Parole che Paolo Bianco, ex membro dello staff e amico di Massimiliano Allegri, ha rispolverato nella conferenza stampa post-partita di Monza-Sampdoria. Risultato? 1-0 a favore dei biancorossi, di sostanza, minimalismo, praticità.
Il concetto è evidente, la filosofia allegriana pure: vincere le partite e fare tre punti. Perché, a conti fatti, “è l'unica cosa che conta” e migliorare con una vittoria in tasca cambia tutto; le carte in tavola, gli umori, le prospettive.
Prospettive che non cancellano le intenzioni, ma aiutano ad alzare l'asticella, a lavorare sempre di più per affinare il tiro - nel macro, in generale; nel micro, sotto porta - e a valorizzare una proposta di gioco non solo concreta, ma anche organica, garbata e brillante.
Più semplice da dire che da fare, ma è proprio dalla volontà di perfezionarsi che passa il percorso di crescita di singoli e collettivo. L'importante è arrivare in fondo al campionato, vero, ma è altrettanto importante farlo nel miglior modo possibile.
Dopo la sconfitta di Avellino, il Monza torna a macinare punti in una partita ostica, bloccata tatticamente, poco entusiasmante da entrambe le parti. Ma soprattutto movimentata dagli episodi, con il rigore di Barak parato da Thiam, l’espulsione di Cherubini per fallo di reazione su Izzo nel primo tempo e il rosso a Ciurria nella ripresa a stravolgere continuamente l'inerzia.
Girano gli eventi in stile Sliding Doors (come evidenziato da Paolo Corbetta nel suo editoriale), la partita svolta, la parità si rompe. È di nuovo il Canario a mettere la firma con una fiammata improvvisa al 59'.
Secondo successo consecutivo in casa per la squadra di Bianco: un bis che in Brianza non si vedeva da tre anni, per l’esattezza dalla stagione di Serie A 2022/23, quando il Monza di Palladino riuscì a battere in sequenza all'U-Power Stadium il Verona 2-0 (6 novembre 2022) e, una settimana dopo, la Salernitana 3-0 (13 novembre 2022).
Una vittoria “machiavellica” che, al netto delle tante imprecisioni e di una “macchina” che fatica ad ingranare, suggella il bellissimo omaggio della Curva Davide Pieri a Vincenzo Iacopino (ex di Samp e Monza), uomo e professionista straordinario, di cuore e passione, “giocatore, capitano, dirigente e amico in un solo nome”.

Brianzoli contratti, blucerchiati più propositivi
Archiviata la trasferta nera di Avellino, il Monza mette nel mirino la Sampdoria, reduce da tre sconfitte nelle prime tre giornata.
Con i forfait last minute di Keita e Mota, Bianco ridisegna l'attacco e si affida al consueto 1-3-4-2-1: Thiam tra i pali, Izzo, Ravanelli e Lucchesi nel trio difensivo; Pessina e Obiang in mediana, con Azzi e Ciurria sugli esterni; in attacco Galazzi e Maric alle spalle di Alvarez.
Donati risponde con uno schieramento a specchio: Coucke in porta, Riccio, Hadžikadunić e Vulikić nel pacchetto arretrato; Abildgaard e Henderson al centro; Depaoli e Venuti sulle corsie esterne, Cherubini e Barak dietro Cuni prima punta.
Il Monza cerca di fare la partita, provando a sfruttare una variazione tattica nel sistema di gioco, con Galazzi a fungere da collante tra centrocampo e attacco, da mezzala di ripiego senza palla e da trequartista in fase di possesso a sostegno di Maric e Alvarez, liberi di invertire le posizioni e vicini in campo per generare sponde e combinazioni.
Partita serrata, intrisa di duelli e in bilico, a ritmi blandi e a basse intensità, con manovre ridotte e un gioco visibilmente spezzettato. I blucerchiati corrono sul filo delle transizioni e alla mezz'ora costruiscono un'occasione clamorosa per stappare lo 0-0: Lucchesi interviene in area su Cherubini, step on foot e rigore fischiato da Abisso. Sul dischetto Barak mira l'angolo a sinistra, con una traiettoria a mezza altezza, ma Thiam è bravissimo a battezzare il tiro e respinge in tuffo plastico la sfera.
Due minuti dopo la Samp resta in 10 uomini, con Cherubini che pecca d'ingenuità e viene espulso per fallo di reazione su Izzo.

Ripresa svitata, Monza di spad…ino
Nella ripresa, in superiorità numerica, il Monza alza il baricentro nel tentativo di abbracciare il vantaggio, ma la Samp si abbassa sotto palla e sbarra la strada agli avversari. Complicato trovare sbocchi, complesso entrare nel fortino blucerchiato con una barricata a due linee che concede pochi spiragli e occasioni.
Il Monza non riesce a rendersi pericoloso e l'insidia si materializza dietro l'angolo.
Al 55' il copione del match prende un'altra piega inaspettata. Da un calcio piazzato sciupato dai brianzoli dalla trequarti, la Samp riparte in contropiede e costruisce una potenziale occasione da gol. Ciurria aggancia Depaoli lanciato a rete (con Pessina, però, in pronto ripiego): nel contatto spalla a spalla l'esterno dei liguri cade a terra e Abisso punisce il Fante con il cartellino rosso.
In parità numerica, gli ospiti guadagnano metri e si allungano, scoprendo il fianco e lasciando più spazi ai biancorossi. La squadra di Bianco non accusa il colpo, ma reagisce, trovando l'accorgimento tattico giusto in 10 contro 10 per mettere pressione alla compagine di Donati.
Quattro minuti dopo arriva il gol del vantaggio, con una zampata dell'ex Alvarez, da bomber di razza, al secondo centro in due gare.
La Samp, scomposta e sbilanciata, tenta il tutto per tutto con la forza della disperazione, ma le conclusioni dalla distanza di Pafundi (subentrato dalla panchina) finisco larghe sul fondo.
Al 94' i brianzoli sciupano una ripartenza in campo aperto, con Colpani che non indovina il passaggio per il compagno e centra in pieno il difensore blucerchiato. Ma è l'ultima azione del match: Monza-Sampdoria termina 1-0.
Tra fioretto e spada, i brianzoli vanno di “Spadino”. Come il soprannome di Anselmo Robbiati (rievocato da Emanuele Bonfrisco nel pre-gara, con la maglia di Spadino regalata al sottoscritto), come l'infilzata mancina, d'assalto e di rapida, del Canario di San Bautista che vale partita e risultato.

Nel segno di Augustin Alvarez
A come Augustin.
A come Alvarez.
A come attaccante vero, d’area di rigore, rapido e d’istinto, con la malizia che serve per determinare le partite.
E soprattutto, con la scaltrezza giusta e la furbizia per capitalizzare le seconde palle e i palloni vaganti. Con la garra charrua di matrice uruguaiana, brillantina sudamericana a condire la scena, l'artiglio che graffia e punisce.
Dopo Avellino, il Canario concede il bis e di rapina fa bottino pieno. Gara sporca, vittoria di capitale importanza e tre punti pesantissimi: un risultato prezioso che risolleva il morale biancorosso e aumenta la fiducia per il prosieguo del campionato, con la consapevolezza che, per raggiungere l’obiettivo, occorre migliorare sul piano del gioco, della concretezza, della precisione tecnica e del cinismo.
Perché, come cantavano Morandi-Ruggeri-Tozzi, “si può dare di più”. Essere pratici per essere efficaci.
La vittoria, come spesso accade nel calcio, sposta tutto in secondo piano, ma sono i dettagli - in allenamento e in partita - e la continuità di rendimento a marcare nel lungo la differenza.
Questione di testa e mentalità. Sempre.
Avanti con la prossima, contro il Padova, ancora all'U-Power Stadium sabato 27 settembre alle 17:15.
A cura di Andrea Rurali