'Legge anti Inter e Monza': cosa c’è dietro la mossa di Claudio Lotito che fa tremare il calcio
Il ddl sulla trasparenza nel calcio divide e accende il sospetto di un conflitto d’interessi
C’è chi teme che le regole stiano diventando armi di controllo, e chi invece le vede come strumenti di giustizia. Nel calcio italiano, da anni stretto tra finanza globale e interessi politici, la parola “trasparenza” continua a essere evocata, ma raramente chiarita.
Quando il denaro arriva da lontano e le proprietà si moltiplicano, il confine tra investimento e influenza si fa sottile.
Ora, un nuovo disegno di legge riaccende lo scontro tra chi gestisce il pallone e chi lo governa dalle istituzioni.
La legge di Lotito e Gelmetti: stretta sulla proprietà dei club
È l’agenzia Adnkronos a rivelare i contenuti del provvedimento che molti hanno già ribattezzato “legge anti Inter e Monza”. Si tratta del ddl presentato dal senatore di Forza Italia Claudio Lotito, presidente della Lazio, insieme al collega di Fratelli d’Italia Matteo Gelmetti.
Il testo, intitolato “Disposizioni in materia di trasparenza nella proprietà delle società sportive professionistiche del settore calcistico”, è stato assegnato alla Commissione Cultura di Palazzo Madama.
L’obiettivo dichiarato è quello di “garantire la massima trasparenza nella proprietà e nella gestione delle società calcistiche”, per prevenire “situazioni opache, conflitti di interesse e possibili atti illeciti”.
Il ddl prevede che gli investitori esteri che acquistano almeno il 5% di una società debbano costituire una società di diritto italiano entro 90 giorni. Inoltre, entro una settimana, i club dovranno comunicare a Figc e Anac l’elenco di tutti gli azionisti con quote superiori al 5%. In caso di ritardo scatteranno sanzioni fino a un milione di euro a settimana, mentre l’omissione dei dati sui fondi utilizzati comporterà multe ancora più pesanti.
Inter e Monza nel mirino, ma resta il nodo conflitto d’interessi
Le società potenzialmente coinvolte sarebbero solo due: Inter e Monza, uniche controllate da fondi di investimento.
L’Inter è oggi gestita dal fondo americano Oaktree, confluito nel colosso canadese Brookfield Asset Management; il Monza, invece, come ampiamente noto, è passato da Fininvest al fondo statunitense Becket Layne Ventures (Blv).
Per Lotito e Gelmetti, i fondi esteri avrebbero un vantaggio competitivo rispetto a chi opera sotto la stretta vigilanza della Fifa, dell’Uefa e della Figc, potendo eludere i vincoli legati alla trasparenza e alla partecipazione in più club.
Ma l’iniziativa solleva anche sospetti di conflitto d’interessi.
Il senatore Lotito, che è anche presidente della Lazio, ha potuto avviare l’iter legislativo senza ricorrere a pressioni esterne. E proprio la Lazio è stata recentemente colpita dal blocco del mercato per il mancato rispetto dell’indicatore di liquidità imposto dalla Covisoc.
Il nodo politico resta quindi aperto: fino a che punto la legge nasce per tutelare il sistema, e quanto invece per riequilibrare rapporti di forza in un calcio sempre più dominato dalla grande finanza?




