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Vi proponiamo la conferenza stampa integrale di mister Cristian Brocchi, al termine della quarta vittoria di fila, seconda interna, contro la Pro Vercelli.

- Mister, magari non ci sono state occasioni pulitissime come nelle gare precedenti però sono arrivate lo stesso. E' mancata solo la finalizzazione fino al momento in cui Anastasio ha tirato fuori dal cappello di sistemarla col mancino.
"Ne abbiamo avute due clamorose con Finotto e Brighenti. Poteva andare meglio ma nel complesso è stata giocata una buona partita. Era molto difficile perché la Pro Vercelli chiudeva tutte le giocate e creavano tanta densità. Facevano questo 4-5-1 in fase difensiva, diventava difficile. In questi casi quando ti capita la palla e riesci a fare gol, poi si possono trovare più spazi. Quando passano i minuti i palloni diventano sempre più pesanti, ma noi abbiamo mantenuto lucidità e una buona qualità del gioco. Anche oggi (ieri, ndr) chi è entrato ha dato un segnale importante".

- Un inizio 4 su 4 era difficile da immaginare, anche per il valore delle avversarie visto che la maggior parte è a 6 punti.
"Sono vittorie fondamentali per questo motivo. Come ho detto prima della partita cambia poco in questo momento, siamo all'inizio, la stagione è lunghissima. Ma le vittorie con squadre di questo tipo danno ancora più valore. Sono contento perché i ragazzi stanno lavorando bene, ma stanno anche tenendo i piedi per terra. Per il momento stanno lavorando con umiltà e stanno tenendo fuori tutto l'entusiasmo che c'è. E' giusto viverlo e cavalcarlo, ma quando lavori devi farlo con umiltà perché abbiamo visto come sono difficili le partite che andremo ad affrontare".

- Ha anche lei la sensazione che diventa sempre più difficile con squadre che si chiudono sempre di più contro di voi?
"Sarà sempre così e ve l'ho detto dalla prima giornata di campionato. Noi venivamo da 3 gare di Coppa, anche se la prima l'avevamo giocata con l'Alessandria. Poi a Benevento non eravamo i favoriti, così come a Firenze. Ma c'era la possibilità di giocare a calcio, anche se diverso. E' normale che quando giochi con squadre che chiudono tutte le linee di passaggio, giocano bene sulle seconde palle e aspettano un tuo errore per ripartire diventa tutto difficile. Il percorso diventa complicato però la squadra sta dando segnali importanti. Bisogna riuscire a mantenere l'equilibrio mentale e non farsi prendere dalla frenesia per non incappare in errori tecnici. E i ragazzi lo stanno facendo bene".

- Aveva preannunciato cambi e invece...
"Rispetto a Como c'erano Anastasio e D'Errico. Ho avuto anche un altro dubbio fino all'ultimo momento e ho fatto una scelta diversa per una questione di continuità. Dovevano essere tre ma ne ho fatti solo due. Questa è l'ultima partita di un ciclo. Da domenica inizieremo un mese complicato, con partite anche infrasettimanali. Ci sarà bisogno di tutto e dovrò obbligatoriamente cambiare. E' normale che quando vinci, fai fatica a fare 3-4 cambi perché la squadra non dà segnali di stanchezza. Ma da domenica la linea cambierà per il numero di impegni".

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- Berlusconi è contento e soddisfatto: a voi cosa ha detto?
"Ha fatto i complimenti per come abbiamo gestito la gara. A lui piace quando la squadra non soffre, dialoga e muove la palla senza buttarla in avanti. Lui è un amante del gioco palla a terra e gli è piaciuto come sono stati gestiti tutti i momenti della partita. E' un po' che ci fa questi complimenti: è bello e speriamo che ogni volta possa venire a farli perché è qualcosa di entusiasmante per tutti noi. Sia lui sia il dottor Galliani hanno fatto i complimenti a Lamanna per la parata strepitosa che ha salvato il risultato: l'unico pericolo reale che abbiamo corso. I portieri possono fare la differenza".

- Sensazioni a rivedere Gilardino da avversario e batterlo?
"Gli sono affezionato. Abbiamo giocato insieme e al primo gol in Champions sono stato io a dargli la palla. Sicuramente quando ti affronti in questo tipo di partite c'è tensione e non riesci ad essere fino in fondo te stesso. Ma abbiamo un bellissimo rapporto e gli auguro di poter fare bene. E' uno di quelli del mio Milan".

- In campionato sei gol e sei marcatori diversi.
"Anche l'anno scorso abbiamo fatto gol con tanti giocatori diversi. La mia volontà è proporre gioco e arrivare sempre in modo differente. Mi piacciono gli inserimenti delle mezze ali, dei trequarti, dei terzini... Non sono cose che vengono per caso, ma da uno sviluppo di gioco che io chiedo. Mi fa piacere".

- Aveva chiesto al pubblico di lanciare la squadra ed è un obiettivo centrato.
"Siamo veramente contenti perché cominciamo a sentire veramente un entusiasmo reale che coinvolge tutti. Ci stiamo mettendo un grandissimo impegno sia in campo sia fuori, con l'iniziativa per le scuole. Ci piacerebbe fare delle cose anche coi ragazzi più grandi. Vogliamo coinvolgere più gente possibile. Parliamo di 4000 ma l'obiettivo che ci siamo posti è raddoppiarli. Con le vittorie ma anche con le iniziative".