Monza si ferma: città blindata per il maxi corteo contro la legge Meloni
Sciopero generale a Monza il 12 dicembre: maxi corteo Cgil, viabilità in tilt e proteste contro la legge di bilancio del governo Meloni. Disagi per l’intera giornata.
Giornata ad alta tensione sulle strade di Monza, dove la mobilitazione dei lavoratori porterà in città un corteo che si preannuncia molto partecipato. Il traffico subirà rallentamenti e numerose vie del centro saranno chiuse per permettere lo svolgimento della protesta.
Una giornata che si inserisce nel quadro nazionale dello sciopero generale promosso contro le misure economiche del governo e che punta i riflettori sulle difficoltà crescenti di lavoratori e pensionati.
I motivi della protesta: legge di bilancio nel mirino

A Monza sarà la Cgil a guidare la manifestazione di venerdì 12 dicembre, sciopero proclamato per l’intera giornata lavorativa.
Il ritrovo è fissato alle 9 in piazza Castello, con sfilata nel centro storico e arrivo finale in piazza Roma, davanti all’Arengario.
La legge di bilancio del governo Meloni viene definita dal sindacato “una legge ingiusta” e al centro della contestazione ci sono richieste precise:
- aumento di salari e pensioni
- nessun ulteriore aumento dell’età pensionabile
- stop al riarmo e più risorse a sanità e istruzione
- misure strutturali contro la precarietà
- investimenti in politiche industriali e terziarie
- riforma fiscale equa e progressiva
Un pacchetto di rivendicazioni che punta a ridurre disuguaglianze e perdita di potere d’acquisto.
Il conto della Cgil: “25 miliardi in più di tasse su chi lavora”
Nel documento diffuso dal sindacato si parla di una stangata sul reddito fisso:
secondo la Cgil, negli ultimi tre anni lavoratori e pensionati avrebbero versato 25 miliardi di euro in più, a causa della mancata indicizzazione dell’Irpef.
Perdita stimata:
- 700 euro per un reddito annuo di 20 mila euro
- 2 mila euro per chi guadagna 35 mila euro
“La penalizzazione riguarda solo lavoratori dipendenti e pensionati: non chi è in flat tax, non rendite e profitti”, denuncia il volantino sindacale.
Le richieste: contratti, Mezzogiorno e lotta al lavoro nero
La Cgil chiama in causa anche:
- rinnovo di tutti i contratti nazionali privati
- risorse aggiuntive per i contratti pubblici
- detassazione reale degli aumenti contrattuali
- quattordicesima estesa anche ai pensionati
- contrasto al lavoro nero e povero
- stabilizzazioni e assunzioni nella PA
- rilancio strutturale del Mezzogiorno
Obiettivi che secondo il sindacato rappresentano la base per tutelare lavoratori, servizi pubblici e competitività del Paese.
La manifestazione di Monza sarà dunque uno dei momenti chiave della mobilitazione nazionale. Una piazza che chiede risposte su redditi, welfare e futuro del lavoro. E che, almeno per un giorno, fermerà la città per farsi ascoltare.



