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La Brianza torna a fare i conti con un tema che purtroppo continua a riemergere: quello della sicurezza sul lavoro. In un territorio dove l’industria e la manifattura restano il cuore pulsante dell’economia, gli incidenti sul lavoro sembrano non conoscere tregua. Ogni nuovo episodio riaccende la discussione su protocolli, prevenzione e formazione del personale, ma anche sulla responsabilità collettiva nel garantire ambienti di lavoro più sicuri.

La tensione, oggi, si è spostata in un comune brianzolo dove un’altra giornata di lavoro si è trasformata in attimi di paura e soccorsi concitati.

Esplosione in fonderia a Sovico: ferito un operaio di 47 anni

Momenti di forte apprensione si sono vissuti nella mattinata di lunedì 13 ottobre 2025 alla fonderia Faser di Sovico, in via Cascina Greppi, quando un’esplosione ha interrotto le attività nel reparto di lavorazione della ghisa. Secondo le prime ricostruzioni, la fiammata sarebbe partita da un barile contenente liquido infiammabile, usato durante la produzione. L’onda d’urto e il calore hanno colpito in pieno un operaio di 47 anni, che ha riportato ustioni al volto e alle mani.

Sul posto sono accorsi in pochi minuti diversi mezzi dei Vigili del Fuoco di Desio e Seregno, i Carabinieri di Biassono e le ambulanze dell’Avis Meda e della Croce Bianca di Besana Brianza. Fortunatamente, le condizioni del lavoratore non sono risultate gravi: è stato portato all’ospedale di Carate Brianza per le cure necessarie. Altri sei colleghi presenti nel reparto sono stati visitati per precauzione, ma nessuno di loro ha riportato ferite.

Soccorsi

Infortuni sul lavoro in Brianza: una scia che non si ferma

L’incidente di Sovico si inserisce in una preoccupante serie di infortuni che, nelle ultime settimane, hanno coinvolto diverse aziende della Brianza. Solo pochi giorni fa, un operaio di 34 anni era rimasto gravemente ferito in una ditta di Usmate Velate, mentre a fine settembre un lavoratore di Arcore era finito con una gamba incastrata in un macchinario. Ancora prima, a Seregno, un altro operaio era precipitato da tre metri durante uno scavo per la metrotranvia.

Il caso più tragico resta quello di Mamadou Touré, il 48enne di origine guineana morto a Monza l’8 settembre. La Fiom Cgil Brianza ha ribadito che continuerà a denunciare “infortuni, incidenti e malattie professionali” per promuovere una vera cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, ricordando che “un modo più sicuro per lavorare esiste”.