Occupazione, accuse e una lettera: così finisce il caso Foa Boccaccio a Monza
Tre attivisti del centro sociale imputati per occupazione e furto di corrente: il tribunale concede la messa alla prova senza risarcimenti

Ogni città vive spazi dimenticati, luoghi in disuso che tornano a respirare attraverso esperienze di autogestione. In questi contesti spesso nascono percorsi culturali alternativi, collettivi che si auto-organizzano e si scontrano con le norme. La tensione tra legalità e conflitto sociale attraversa da anni anche Monza, dove il dibattito su centri sociali, sgomberi e occupazioni si è fatto particolarmente acceso.
Il caso più noto resta quello del Foa Boccaccio, realtà da decenni attiva in città e da tempo al centro di polemiche, tensioni e procedimenti giudiziari.