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Una vittoria da corazzata e schiacciasassi quella ottenuta dal Monza al "Città di Arezzo" domenica. I brianzoli realizzano quattro reti nello stesso match (terza volta in stagione dopo Benevento e Juventus U23) allungando, a livello di primato, sull'Alessandria sconfitta. Biancorossi che hanno messo a segno 17 reti subendone 4 in questi 8 incontri, inanellando la quinta affermazione su cinque in campionato lontano dalle mura amiche; contando anche l'ultima della scorsa stagione è la sesta di fila, record monzese per ciò che concerne i professionisti.

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Tre cambi rispetto alla larga vittoria di Alessandria, con gli innesti di Palazzi e D'Errico che si sono poi rilevati incidenti nell'economia della partita. Brocchi che li schiera con il classico modulo, Arezzo di Di Donato che prova a rispondere con un 3-5-2; il neo acquisto Ceccarelli nel pacchetto difensivo e l'eterno Cutolo in avanti. L'incontro si veste immediatamente di tinte biancorosse, dopo neanche 15 minuti sono già avanti di due con Brighenti e Palazzi al volo da fermo su schema. I Bagaj palesano egemonia da tutti i punti di vista nella prima mezzora: a livello tecnico, tattico, atletico, territoriale e di atteggiamento. Il tutto condito da una disinvoltura delle grandi, un'orchestra che suona con le giuste tempistiche, un fiume in piena pronto a straripare in qualsiasi momento verso il malcapitato avversario di turno. Dopo il venticinquesimo i padroni di casa provano ad uscire col possesso dal guscio e dalla pressione ma il 1912 attende e riparte (forte del doppio vantaggio) chiudendo la pratica, appena dopo la mezzora e sul finire di tempo, con Sampirisi e Derrick. Il dato rimarchevole è che Lamanna non deve compiere un intervento che sia uno e che si sarebbero potute fare, per lo meno, un altro paio di reti.

Nella ripresa aretini che giocano per onor di firma mentre i biancorossi pronti a gestire e non offrire nemmeno la minima circostanza per riaccendere qualche piccola speranza al "Cavallo Rampante"; del resto il dado è tratto per l'imprinting dei 45 minuti, i brianzoli sono sempre e comunque sul pezzo e arrivano sovente prima sulle seconde palle. Brocchi decide di centellinare porgendo minutaggio a Negro, Marconi, Gliozzi e Marchi, in vista dei due impegni di questa settimana; ospiti che potrebbero irrobustire il pallottoliere soprattutto da piazzati e con Marchi su cui respinge stavolta bene lo scuola Inter Pissardo, non così perfetto nella prima parte. Gli amaranto invece sono spettatori non paganti dell'accademia monzese e ci provano solo con una bella conclusione di capitan Cutolo.

Un'affermazione autoritaria come recita il punteggio, gara resa facile immediatamente da D'Errico e compagni, con personalità e cinismo; ultime uscite da rullo compressore, con l'eleven che ha dominato in tutte le zone di campo domenica. La retroguardia stavolta non ha concesso niente, chiudendo la serratura anche a risultato acquisito. La mediana ha agito con poliedricità: la geometria di Fossati, le serpentine di Derrick e gli inserimenti di Palazzi (giocatore che prima del grave infortunio a Pescara ha reso anche in B). Centrocampo emanante filtro sulle linee di passaggio avversarie ed equilibrio al non possesso, supportando inoltre la transizione con concretezza ed inserimenti; l'attacco sugli scudi con la coppia veneta sempre più assortita e armonica nei movimenti, in copertura e attacco spazi, oltre che pericolosa in finalizzazione.

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Che dire, pleonastico affermare che la strada è quella giusta, bisogna dare seguito; i ragazzi hanno anche l'intelligenza, personalità ed attitudine nel gestire i momenti, rifiatando o forzando con la tempistica più idonea. I subentrati poi solitamente garantiscono un alto contributo alla causa, essendo tutti o quasi di pari livello. Il percorso è ancora lungo e bisogna mantenere i piedi ben saldi a terra, tutti i match possono nascondere insidie. Ma questo Bagaj e Staff lo sanno molto bene..

Sandro Coppola