Brianza Pride 2025, tra polemiche e orgoglio in strada
Una giornata di colori, diritti e riflessioni: il Pride in Brianza unisce festa e protesta

Il Brianza Pride 2025 si è svolto il 27 settembre ad Arcore, con appuntamento fissato davanti alla stazione alle 15.30. Il tema scelto dagli organizzatori, Brianza Oltre l’Arcobaleno, è stato “Di sana e robusta Costituzione”, un chiaro richiamo ai principi fondamentali della Carta italiana. Il corteo si è concluso in piazza Pertini, dopo aver attraversato le vie cittadine e aver toccato simbolicamente anche la zona di Villa Berlusconi.
Pride Brianza 2025 e Via Frocis: le polemiche
Il Brianza Pride 2025 è stato preceduto da giorni di accese polemiche. Prima a far discutere è stata una maglietta con la scritta “Froc.. Italia”, che ha attirato l’attenzione dei media nazionali. A seguire, l’annuncio della cosiddetta Via Frocis, un percorso ispirato alla Via Crucis ma reinterpretato in chiave laica, con dieci stazioni dedicate a riflessioni su attualità e diritti.
Queste scelte hanno portato il centrodestra brianzolo e il mondo cattolico a protestare duramente, arrivando perfino a chiedere la revoca del patrocinio comunale. In consiglio comunale la tensione è salita alle stelle, con i consiglieri di Forza Italia e Fratelli d’Italia che hanno abbandonato l’aula. Il sindaco di Monza, Paolo Pilotto, è intervenuto chiarendo la posizione della giunta: il patrocinio, concesso tre mesi prima, è stato confermato, ma il primo cittadino ha criticato l’uso di messaggi “a effetto” che rischiano di oscurare il senso più profondo dell’evento.

Brianza Pride e diritti LGBTQ+: numeri e testimonianze
Al di là delle polemiche, il Brianza Pride ha ribadito un obiettivo chiaro: dare voce alla comunità LGBTQ+ e sensibilizzare sul tema del rispetto. I dati diffusi da Boa parlano chiaro: nel 2024, a Monza e Brianza, ci sono state 164 richieste di aiuto legate a episodi di discriminazione. In media, ogni due giorni una persona LGBTQ+ si è rivolta agli sportelli di ascolto di Ruginello e Monza.
L’utenza che chiede supporto è prevalentemente composta da giovani adulti tra i 20 e i 30 anni, ma cresce anche la fascia over 55. Le storie raccontano di difficoltà a scuola, sul lavoro e all’interno delle famiglie. Non mancano situazioni dolorose, come adulti che trovano il coraggio di fare coming out e che, proprio per questo, vengono respinti dai propri cari.
Il corteo, arricchito dalla presenza di carri allegorici e performance, ha voluto riportare al centro il messaggio di orgoglio, diritti e visibilità. Un Pride che non si limita alla festa, ma che accende i riflettori su una realtà ancora segnata da discriminazioni e intolleranze.
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Alessandro Sangalli