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Dopo la sconfitta amara contro il Pescara, il Monza ha l'obbligo di vincere per cercare di non perdere troppi punti da una Salernitana che non sembra aver voglia di interrompere il suo cammino. Rimanere in zona playoff non credo basti alla società brianzola e ai tifosi che credono al progetto di Galliani e Berlusconi. L'avversario di questa sera è l'Ascoli, squadra che sta riscontrando diverse difficoltà forse per i troppi stravolgimenti interni e, quindi, sembra essere una partita alla portata dei ragazzi di Mister Brocchi. Si sa che le partite durano 90 minuti e sono imprevedibili ma oggi l'unica certezza deve essere vincere.

In vista dell'incontro abbiamo intervistato Marco Amabili, direttore responsabile di www.picenotime.it , testata giornalistica sul web che da oltre 10 anni segue h24 le sorti dell'Ascoli calcio.

Marco, come reputi questo campionato di Serie B?

Secondo me questo è un campionato molto strano, forse il più strano nella storia del campionato cadetto perché il Covid ha complicato terribilmente le cose. Basti pensare al fatto che gli stadi sono vuoti e quindi il fattore campo è stato praticamente tutto annullato. Vediamo tanti successi esterni perchè enza pubblico e ovviamente si è un po' livellato il discorso tra casa e trasferta. Le squadre, in più, hanno avuto poco tempo per prepararsi perché la scorsa stagione regolare si è conclusa il 31 luglio. Chi ha disputato playoff e playout praticamente ha giocato fino al 20 agosto e, dopo un mese, si è tornati subito in campo e questo ha incrementato le difficoltà.

In che senso?

Sicuramente stiamo riscontrando la situazione difficile con i diversi infortuni in molte squadre con tutti gli allenatori che devono far fronte a tantissime assenze che anche il Covid ha comportato. Tante rose sono state falcidiate e la situazione è diventata molto fluttuante perché ci sono pochi punti fermi e quindi, nonostante i valori sportivi rispecchino quello che si è costruito in fase di mercato, questo campionato resta molto particolare.

Come giudichi la classifica?

Si vede che c'è molto livellamento nella parte alta e quindi non escludo sorprese anche se, poi guardando la classifica, ci sono squadre attrezzate ben pronosticate all'inizio del torneo.

Quali squadre ti hanno colpito?

Sicuramente mi ha colpito il Cittadella, che ormai non è più una sorpresa, però mi stupisce il fatto che sia ancora lì nell'alta classifica e con una partita in meno da disputare. Potenzialmente sarebbe prima in classifica con l'Empoli: è una squadra ottimamente allenata da Venturato, con un direttore sportivo bravissimo come Marchetti che ogni anno rivoluziona l'organico. 

Quale pensi che sia il loro punto di forza?

Hanno un progetto tattico molto ben preciso: questo 4-3-1-2, ramai che tutti sanno a memoria. Ogni anno prendono i giocatori giusti che si sposano col credo calcistico di Venturato e i risultati sono ottimi. 

Oltre al Cittadella?

Sicuramente mi sta sorprendendo la Salernitana di Castori, allenatore marchigiano molto esperto classe 54: ha fatto un ottimo lavoro perché è arrivato tra la contestazione e un'atmosfera non certo serena a Salerno dopo il deludente ultimo campionato. Con questo 4-4-2 molto solido, invece, ha portato la squadra ad essere tignosa e fisica. Djuric e Tutino rappresentano forse la migliore coppia gol del campionato ma i complimenti vanno fatti a Castori che, nonostante le tantissime polemiche, ha saputo trovare il Bandolo della matassa.

Quali squadre invece ti hanno deluso?

Sicuramente il Monza il nostro prossimo avversario, perchè pensavo che fosse lassù: ovviamente è a soli 6 punti dal primo posto, a 4 punti dal terzo quindi è ancora in gioco, però per quello che era stato speso in sede di mercato, forse qualche battuta d'arresto di troppo si è vista. In coda, invece, troviamo una Cremonese che non vale, a mio parere, 12 punti perché ha elementi di grande valore, soprattutto in attacco e a centrocampo. Stessa cosa per il Pescara, che ora con Breda ha saputo invertire la marcia ottenendo 7 punti in 4 gare con una rosa di ottimo livello. Delusione c'è anche per Reggina che è terzultima: in sede di mercato, il presidente Gallo, molto ambizioso, dopo la vittoria del campionato di Serie C aveva promesso mari e monti ai tifosi, invece adesso 10 punti in 13 partite sono veramente pochi. È arrivato Baroni al posto di Toscano, ma anche lui nel primo match contro il Cittadella ha dovuto archiviare una sconfitta.

Passiamo all'Ascoli invece.

L’Ascoli quest’anno era partito con un progetto nuovo, la rosa è stata completamente stravolta con 22 nuovi acquisti tra cui 15 stranieri con il direttore sportivo Bifulco affiancato dal direttore generale Ducci e con Dionigi che è stato l'artefice della salvezza miracolosa conquistata dopo il lockdown ma che non è stato confermato. Al suo posto è arrivato Bertotto all'esordio in serie B che purtroppo non ha fatto bene: l'Ascoli ha fatto molta fatica ad amalgamare questi nuovi elementi e a trovare la quadratura del cerchio per quanto concerne l'inserimento degli stranieri. I risultati non sono ancora arrivati e il rendimento è piuttosto deficitario: siamo arrivati alla 13a giornata con 6 punti, di cui 2 conquistati in trasferta. È arrivato Delio Rossi al posto del deludente Bertotto, ma anche il tecnico Romagnolo non è riuscito a invertire il trend negativo: solamente 1 punto conquistato in 5 gare sulla panchina bianconera con un pareggio per 3 a 3 a Cremona seguito da 4 sconfitte. Ora ovviamente l'obiettivo è quello di conquistare la salvezza, anche sperando nei playout perché la situazione della classifica è drammatica.

Quali pensi che siano stati gli errori principali?

Sono stati commessi tanti errori e di questo il patron Massimo Puccinelli ha fatto più di una volta mea culpa. È  arrivato anche un nuovo direttore sportivo perché Bifulco Il 10 dicembre è stato sollevato dall'incarico e al suo posto è arrivato Ciro Polito classe 79 ex Juve Stabia. Lui ha il compito di ricompattare l'ambiente, di cercare di dare nuova carica e nuova energia allo spogliatoio e di fare anche scelte nette.

In che senso?

Nel senso che chi non se la sente e non si sente parte integrante del progetto deve alzare la mano e a gennaio deve essere tagliato perché l'Ascoli ha grandi lacune, soprattutto sugli esterni di difesa. In attacco, poi, non ci sono ricambi e anche a centrocampo la coperta è un po' corta. Queste partite saranno decisive anche per delineare il futuro in classifica e per capire quelle che saranno le strategie di un mercato che sarà sarà fondamentale per l'Ascoli, perché non si potrà sbagliare.

Che cosa ci dobbiamo aspettare dal mercato di gennaio?

Ovviamente le squadre che devono recuperare cercheranno di fare qualcosa, ma a causa del Covid sarà un mercato dove di soldi ne gireranno veramente pochi. Si andrà avanti con gli scambi oppure con la possibilità di carpire qualche occasione magari qualche giocatore scontento in un'altra squadra e quindi cercare di trovare le giuste soluzioni alle carenze dei propri organici. Sicuramente non sarà un mercato ricco per ovvi motivi.

Visto che ti ritieni deluso, cosa ne pensi del Monza?

Il Monza, come detto, mi aspettavo che stesse ancora più in alto in classifica, 3 sconfitte sono tante per la compagine di Mister Brocchi, ci sono anche ex calciatori dell'Ascoli in organico come Bellucci e Frattesi che hanno un ottimo curriculum. Però vedo che ancora il tecnico dei brianzoli fatica a trovare un giusto assetto tattico. Cambia spesso e questa non è buona cosa, faccio fatica ad individuare al momento l'undici titolare del Monza, che alterna ottime prestazioni ad altre meno buone con alcuni scivoloni clamorosi come la sconfitta al Mapei Stadium contro la Reggiana. Anche a Pescara poteva fare meglio e doveva avere maggiore attenzione nei minuti finali per portare a casa almeno un pareggio. E’ una squadra sicuramente destinata per investimenti e per organico a lottare nell’alta classifica però ancora, secondo me, non ha espresso il suo potenziale.

Che partita ti aspetti di vedere?

Il Monza avrà l'obbligo di vincere contro l'Ascoli, squadra in evidente difficoltà e non penso che dopo la sconfitta col Pescara i massimi dirigenti biancorossi possano prendere bene una non vittoria contro un avversario così in difficoltà. Mi aspetto un Monza che partirà con il piede sull'acceleratore per cercare di andare subito a caccia dei tre punti e per mettere in difficoltà un Ascoli che ha evidenziato anche lacune psicologiche. La squadra di Rossi fatica a reagire una volta che subisce una scoppola con tante disattenzioni difensive. Il Monza parte nettamente favorito ma l'Ascoli, ovviamente, è con l'acqua alla gola, quindi ogni partita per i bianconeri diventa una finale. Ormai bisogna cercare di andare a fare punti su ogni campo non bisogna guardare al blasone dell'avversario e alla sua forza se ci si vuole salvare. I bianconeri dovranno cercare di gettare il cuore oltre l'ostacolo, anche perché il calendario non è amico: dopo il Monza ci saranno Spal ed Empoli e quindi bisogna dare il 100% nonostante le assenze. L'Ascoli dovrà forzatamente andare a caccia almeno di un pareggio per spezzare la serie negativa, anche se il Monza parte nettamente favorito.