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Campionato di Lega Pro, stagione 2010-2011, terza giornata, Monza- Hellas Verona. Per la prima volta prendo posto nella tribuna stampa del Brianteo: cerco un seggiolino in disparte, un po’ perché sono “l’ultimo arrivato” un po’ perché l’emozione si fa sentire e desidero tenerla tutta per me, stretta come l’accredito su cui campeggia il mio nome.
Riconosco i volti di tanti professionisti e di altri addetti ai lavori, per la prima volta così vicini rispetto ai gradoni dei distinti o della curva. Sono emozionato ma preparato: conosco le rose, le probabili formazioni, so utilizzare l’interfaccia web per il mio primo pezzo…
Fischio d’inizio. Cinquanta secondi dopo Giuseppe Le Noci spedisce il primo pallone in fondo alla rete, ricordandomi che tifare Monza “è difficile” anche da questo punto dello stadio. Anzi, è già ora di darsi da fare per scrivere il pezzo di cronaca…
Il mio primo giorno si conclude con una sonora cinquina rifilata dall’Hellas al traballante Monza di Seedorf, aggrappato alla classe di un certo Vincenzo Iacopino ed alla sua pennellata su punizione.
Dieci anni dopo l’accredito che ho in mano è per la tribuna stampa dello stadio San Siro. E ci sto andando sempre per raccontare il Monza. L’emozione è sempre la stessa del primo giorno: anche qui vado dritto al posto assegnato, voglio proprio godermi questi minuti pre-match.
Nel salire al secondo anello di un Meazza spettrale, svuotato dall’emergenza sanitaria, ho ripensato a quali fossero i ricordi più belli di questi anni: da Salerno a Bassano del Grappa, da Portogruaro a Porto Torres passando per le partite casalinghe contro Venezia e Pordenone ma anche contro Bra e Ciliverghe Mazzano.
Con un pizzico di sorpresa, i risultati ottenuti non sono il primo aspetto che torna alla mente. Il vero patrimonio di questi 10 anni di racconti biancorossi sono i momenti trascorsi con i colleghi di Monza News e di tante altre testate e le emozioni per le reti di De Cenco all’Arechi, di Valagussa a Busto Arsizio o Gasbarroni contro il Rimini.
In questi anni ho avuto la possibilità – e la fortuna - di poter far crescere una passione in un piccolo impegno professionale, ampliando conoscenze ma soprattutto costruendo nuove relazioni ed amicizie che durano anche al di fuori del rettangolo verde: devo ringraziare tutta la redazione di Monza News – con l’amico Stefano in testa – per questa opportunità e al Monza, perché grazie ai colori biancorossi ho intrapreso questa strada.
In cambio, da parte mia, posso promettere che continuerò a scrivere e parlare di Monza con la stessa emozione e l’impegno di 10 anni fa, in qualsiasi categoria.
Ora però, cari lettori, fatemi guardare D’Errico a centrocampo accanto a Ibrahimovic…

Luca Viscardi