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La discussione sulla possibile riforma dei campionati può entrare seriamente nel vivo nelle prossime settimane, all'interno del Consiglio Federale previsto per il 2 o 3 giugno.

Secondo quanto riferisce Michele Criscitiello, Direttore di Sportitalia, ci sarebbe un accordo tra le Leghe per riformare i campionati italiani già a partire della stagione 2020/21; tuttavia se le leghe di A, B e D sono in sintonia, non è così per la serie C che non vedrebbe di buon occhio questo mutamento. Il nuovo format prevederebbe:

- Serie A (20 SQUADRE)

- Serie B (40 SQUADRE, DA RAGGRUPPARE IN 2 GIRONI DA 20)

- Serie C (60 SQUADRE, DA RAGGRUPPARE IN 3 GIRONI DA 20)

- Serie D (NOVE GIRONI DA 18 SQUADRE L'UNO)

Dalla B verso la A salirebbero 3 squadre (prime dei 2 gironi e una terza dai playoff incrociati) mentre ne retrocederebbero 6 (ultime 3 dei raggruppamenti) in C. La Terza Serie disporrebbe di 40 sodalizi, non inseriti tra i 20 saliti in Cadetteria, le 9 promosse dalla D e altri 11 ripescati dalla D; in B le prime dei gironi più altre 3 dai playoff per un totale di 6 promozioni, mentre 9 le retrocessioni nei Dilettanti (le ultime 3 dei gironi).

Per quanto riguarda gli altri Enti, anche Governo e Coni sarebbero favorevoli, mentre l'AIC si manifesta in disaccordo.

La Serie B rileverebbe il 10% dei ricavi dei diritti televisivi della A, ad oggi la percentuale è del 6%.

Il riassunto di Criscitiello a Sportitalia