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Niente fuochi d'artificio, niente slogan, niente proclami. Il Monza di Giovanni Stroppa non regala grossi titoli alla presentazione del nuovo tecnico, ma tanta concretezza. La frase "vogliamo andare in serie A a tutti i costi" non si è sentita, ma alla fine l'obiettivo sarà quello "consapevoli che non sarà per niente facile e che il cammino sarà pieno di difficoltà".

Umiltà, tanta umiltà. O umiltè, per ricordare Arrigo Sacchi, altro tecnico nel cuore dell'ad del Monza, Adriano Galliani. Gli brillano gli occhi quando sullo sfondo della sala stampa scorrono le foto dei luoghi delle sue origini. "Io sono nato qui, sono stato battezzato qui, sono un monzese". Lo ricorda praticamente in ogni risposta. Giovanni Stroppa, quasi emozionato davanti a così tanti giornalisti e telecamere, risponde il minimo sindacale. Preferisce il lavoro sul campo alle parole e va bene così. Parla per oltre un'ora poi viene buttato nella 'tonnara' di telecamere e microfoni per rispondere ad altre domande.

Alla prima, Giovannino nostro non sbaglia un colpo. Galliani e Antonelli stanno cercando di accontentarlo sul mercato, ma non sarà semplice visto che il Monza ha ancora in rosa quasi 40 elementi. Tanti, troppi. Ma la qualità è sempre molto elevata. "Non dimentichiamoci che siamo arrivati terzi e che siamo stati in corsa per la serie A fino all'ultima giornata di campionato" ha ricordato l'ad. Vero. Così com'è vero che la sua assenza causa Covid è coinciso con la media punti più bassa di tutta la stagione.

Galliani è rimasto molto colpito da uno striscione fuori dall'UPower Stadium degli Amici del Monza: "RiproviAmoci!". Che non vuol dire necessariamente andare in serie A, ma provarci nuovamente, essere lì, tentare nuovamente la strada di quel grande sogno chiamato serie A. Sarà questo lo slogan per la nuova stagione? Vedremo. Per ora il Monza riprende a lavorare a fari spenti, per sognare ci sarà sempre tempo.

Buon lavoro Monza!

Stefano Peduzzi - Direttore Monza-News