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In vista dello storico e attesissimo match di campionato tra Monza e Torino, primo in assoluto dei biancorossi in massima serie, la redazione di Monza News ha intervistato in esclusiva l’allenatore di calcio ed ex calciatore Roberto Cevoli, difensore dei granata nella stagione 1996-1997 e in seguito tecnico della compagine brianzola nell’annata 2009-2010. Queste le sue parole: “La gara tra Monza e Torino sarà senza dubbio un match interessante per entrambe le squadre. Il Monza è all’esordio in Serie A e giocherà, come è giusto che sia, con un grandissimo entusiasmo, mentre il Torino dal suo canto cercherà di partite con il piede giusto fin da subito. Secondo me alla fine la affida terminerà con un pareggio pirotecnico: O 2-2 o 3-3”. Prosegue Cevoli: “Il Monza ha grandi risorse, non si può negare che abbia fatto un grandissimo mercato e sono convinto che non sia ancora terminato. Il Torino al contrario è un cantiere aperto, una squadra ancora in costruzione che necessita di effettuare altre operazioni in sede di calciomercato. Io non credo che all’interno dello spogliatoio le questioni di mercato mineranno più di tanto l’armonia del calciatore. Piuttosto farei attenzione ai risultati delle prime partite, quelli sì che potrebbero influenzare molto il morale dei giocatori. Il Torino in particolare, se non comincerà bene la stagione potrebbe avere diversi problemi in futuro”. Sugli obiettivi delle due squadre: “Il Monza ha dichiarato senza mezzi termini che intende posizionarsi nei primi dieci posti della graduatoria e credo che, vista la squadra che stanno costruendo Berlusconi e Galliani, potranno raggiungere in scioltezza l’obbiettivo. I lombardi hanno una rosa ampia e dubito che questo possa tramutarsi in un problema per lo spogliatoio e dunque per l’allenatore. Per quanto riguarda il Torino invece, immagino che il loro principale proposito sia migliorare la posizione in classifica dello scorso anno ma non sarà facile sostituire un goleador come Andrea Belotti”. Riguardo le sue esperienze a Torino e Monza: “Ho un ricordo bellissimo dei miei tempi da giocatore del Torino. Quella piemontese è una squadra che ti rimane nell'anima, anche se durante l’annata 1996-1997, quella che mi ha visto militare in maglia granata, ci fu una dura contestazione che costrinse noi calciatori ad allenarci per diversi mesi a porte chiuse. Il ricordo che mantengo della mia avventura sulla panchina del Monza è invece molto più bello: in quel periodo ho conosciuto persone per bene che in seguito sono diventate amiche. Professionalmente sono riuscito a costruire una squadra da zero con tantissimi giovani che hanno poi esordito in prima squadra e hanno contribuito a raggiungere l’obbiettivo che ci eravamo prefissati”. Infine, parole sui colpi migliori del mercato di entrambe le compagini: “Credo che il miglior acquisto fatto dal Monza sia stato Stefano Sensi, mentre sponda Torino punterei su Pietro Pellegri”.