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Al Sud si può fare impresa (e anche bene), nonostante le difficoltà enormi e lo stato di arretratezza rispetto a un Nord Italia abituato agli standard delle nazioni più avanzate d’Europa. In questa Italia letteralmente divisa in due, nel piccolo e snobbato Molise, si sviluppa la storia di Dr, la casa automobilistica fondata nel 2006 dall'imprenditore Massimo Di Risio, ex pilota ed ex concessionario multibrand.

Grazie a una strategia di mercato sviluppata ad hoc (incentivi per tutti, modelli full optional e prezzi competitivi) DR Automobiles Groupe sta ottenendo un lusinghiero successo. Basta scorrere i dati del mese dello scorso giugno per rendersi conto che il modello di business adottato dalla factory di Macchia d’Isernia offre i suoi frutti andando ben oltre le aspettative: 768 immatricolazioni (tutte a privati), suddivise tra i brand DR ed EVO.

Complessivamente il marchio made in Italy ha messo a segno un +158% su giugno del 2020 e un +140% su giugno del 2019, dove il mercato aveva chiuso con un segno negativo del 13,3%. Certo non sono numeri esorbitanti da far gridare al miracolo però è una performance di tutto rispetto che lascia immaginare una chiusura complessiva di Gruppo a fine 2021 (solo sul mercato italiano dei privati), intorno alle ottomila unità.

Inn sei mesi, DR Automobiles Groupe ha ottenuto i volumi di un intero anno sul mercato Italia: 3.793 immatricolazioni nel 2019, e 3.476 immatricolazioni nel 2020. Tra l’altro, la campagna rottamazione autonoma di DR ed EVO sui propri modelli termici, è stata prorogata anche per il mese di luglio sullo stock fisicamente presente in rete e in pronta consegna, iniziativa che sicuramente influirà positivamente sull’incremento delle vendite.