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A soli 17 anni, Martina Corno di Arcore sta riscrivendo la geografia della vela giovanile italiana. Studentessa del Liceo Linguistico Vanoni di Vimercate e atleta del Team OSA, la sua storia inizia quasi per caso. Durante una vacanza a Dervio, i genitori decidono di iscriverla a una settimana di prova con l’Orza Minore di Monza: un’esperienza nata senza pretese e diventata la scintilla che ha acceso una passione travolgente.
“È partito tutto per caso — ricorda il papà Corrado — e da allora non l’abbiamo più tirata giù dalla barca”.

Una crescita costante verso l’élite della vela

Martina muove i primi passi sull’Optimist, la barca-scuola dei giovani velisti, ma la sua determinazione accelera rapidamente il percorso. Le convocazioni regionali e nazionali arrivano presto, insieme ai fine settimana trascorsi tra allenamenti, trasferte e regate.

Il salto decisivo è l’approdo alla classe ILCA, più tecnica, fisica e competitiva. Qui il talento di Martina esplode: alla Coppa Campioni 2025 di Civitavecchia domina la categoria ILCA 4 femminile, chiudendo anche terza assoluta.

Dalle sfide internazionali al titolo europeo

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Il 2025 segna la definitiva consacrazione. Martina partecipa ai Campionati Europei Youth ILCA 4 in Polonia e ai Mondiali di Los Angeles, dove rimane settima assoluta e prima italiana fino al penultimo giorno, prima di essere rallentata da un virus che la costringe a chiudere comunque con un prestigioso 17° posto mondiale.

Ma il momento che resterà scolpito nella sua carriera arriva ad Atene: l’Italia conquista il primo storico titolo europeo di team racing ILCA.
Martina, insieme a Alberto Avanzini, Enrico Morina e Sofia Berteotti, porta la squadra sul gradino più alto del podio con una prestazione impeccabile.

Una promessa azzurra che guarda lontano

Determinazione, disciplina e un talento naturale fuori dal comune stanno trasformando Martina Corno in una delle figure più promettenti della vela italiana. Per chi la segue dagli esordi, il successo non sorprende: è la naturale conseguenza di anni di impegno e sacrifici.

E ora, con un titolo europeo in tasca e una carriera ancora tutta da scrivere, Martina è pronta a solcare nuovi mari — portando con sé Arcore, la Brianza e il tricolore sempre più in alto.