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foto Brioschi
foto Brioschi

Quarto pareggio per il Monza nel 2023, il terzo consecutivo tra le mura amiche dopo quelli con Inter e Sassuolo. Il modulo scelto da Palladino, ormai lo conosciamo bene, è il 3-4-2-1. Rispetto agli undici che hanno sbancato la sponda bianconera di Torino c’è l’ingresso di Petagna al posto di Rovella. Con il conseguente arretramento di Pessina sulla linea dei centrocampisti e il posizionamento del 37 come vertice alto dell’attacco biancorosso. Una delle novità tattiche portate nella sfida contro Stankovic da Palladino sta proprio nei tre davanti. Per la prima volta in campionato giocano Dany Mota e Caprari alle spalle di Petagna. Una scelta mai fatta fino a questo momento dal tecnico biancorosso, che aveva sempre scelto di avere un’alternativa offensiva da inserire a gara in corso. Cosa che mancherà nel corso della partita. I blucerchiati adottano un modulo speculare al Monza con Gabbiadini (autore dei due goal, ndr) e Djuricic, alle spalle di Lammers.

Primo Tempo 

Gli ospiti arrivano all’Upower Stadium con il coltello tra i denti e giocano una partita di grande sacrificio, accettando spesso i duelli individuali, soprattutto sulle fasce. Il vantaggio della Doria arriva da una palla lunga giocata sulla loro fascia sinistra. Il lancio parte da poco dietro la linea di centrocampo, Ciurria si trova lontano dall’uomo che ha così la possibilità di alzare la testa e pescare il movimento di Gabbiadini. Il 23 blucerchiato prende alle spalle il proprio marcatore, Caldirola, il quale al posto che difendere in direzione della porta si ritrova a metà strada aprendo a quest’ultimo la via per la porta. Il Monza gioca una partita che diventa ancora più difficile dopo il vantaggio ospite. La palla gira ma i biancorossi faticano a verticalizzare, e quando riescono a farlo devono sempre forzare la giocata. La rete del pareggio biancorosso, meritato per quanto fatto vedere, arriva da un buon giro palla che avvolge la difesa ospite, la quale si trova in ritardo sulle scalate difensive. La palla di Caprari che libera Carlos Augusto al cross è perfetta, il brasiliano non deve nemmeno aggiustarla guadagnando un tempo di gioco importante. Il cross basso dell’imperatore trova Petagna sul primo palo, il quale è bravo a fare quello che gli riesce bene anche in fase di sviluppo della manovra: piede perno sul destro e botta di sinistro che non lascia scampo ad Audero. 

Secondo Tempo 

Nella seconda frazione si ripropone il canovaccio tattico precedente, il Monza gestisce la partita ma fatica a trovare spazio e quando lo fa arriva sempre un giocatore della Sampdoria a metterci una pezza. E’ il caso dell’azione che libera ancora Carlos Augusto sulla sinistra, il 30 mette al centro per Dany Mota, ma un intervento provvidenziale di Augello salva la porta doriana. Va detto che sul vertice sinistro dell’area piccola si era liberato bene Petagna, un passaggio arretrato verso il 37 avrebbe trovato impreparata la linea difensiva avversaria, ormai collassata a ridosso della propria porta. Il secondo vantaggio ospite, sempre firmato da Gabbiadini, arriva su una bella manovra veloce. Augello si libera bene e riceve il pallone da Winks attirando a sé Ciurria, il 3 blucerchiato è bravo a vedere l’inserimento di Murru, sul quale Machin è in ritardo, e a premiarlo. La palla alta messa al centro da Murru viene girata verso la porta da Leris, Di Gregorio para ma sulla respinta si avventa Gabbiadini e fa 1-2.

Come già visto nel pareggio interno con il Sassuolo, Palladino a metà del secondo tempo sceglie di passare alla difesa a quattro. 4-2-3-1. Carlos Augusto ed il subentrato Birindelli vanno a fare i terzini, Rovella e Pessina si mettono davanti alla coppia di centrali, composta da Marlon e Pablo Mari. Alle spalle di Petagna agiscono Colpani a destra, Valoti al centro e Caprari a sinistra. Il Monza nell’ultima mezz’ora (quindi anche prima della rivoluzione tattica, ndr) occupa costantemente la metà campo avversaria, faticando però a costruire azioni pulite a causa della grande densità difensiva blucerchiata. I biancorossi arrivano spesso sugli esterni ma i cross sono imprecisi e facili preda di Audero e della sua linea difensiva. L’ultima azione della partita vede una palla dentro da metà campo di Pessina che cerca il tutto per tutto. Marlon è bravo a spizzare. Sullo stop e controllo di Petagna, Murru interviene in maniera scomposta ed atterra il centravanti biancorosso. Il rigore viene realizzato dal capitano per il definitivo 2-2.

Stefano Masi