x

x

Ci sono calciatori che lasciano il segno. Anche restando per pochi mesi, anche in una delle stagioni più complicate della storia biancorossa. La stagione 2014/15 del Monza è stata proprio così: difficile, tormentata, ma capace allo stesso tempo di regalare emozioni, gesti tecnici e un’alchimia tra giocatori, allenatori, dirigenti e tifosi che non si è mai del tutto dissolta.

È vero: dopo il fallimento è arrivata la rinascita, culminata con la prima storica promozione in Serie A. Ma è importante ricordare anche ciò che c’era stato prima. In quell’anno il Monza aveva iniziato con l’obiettivo della promozione in Serie B, ma il mancato pagamento degli stipendi al gruppo squadra fece presto crollare tutto. A gennaio la rosa venne smantellata e ricostruita, e a fine stagione arrivò sì un’invasione di campo, ma per festeggiare una salvezza ai playout contro il Pordenone. Una squadra senza stipendi ma con grandi valori, ricordata ancora oggi con grande affetto.

Tra quei protagonisti c’era anche Sergio Viotti, ex portiere di Monza e Juve Stabia, che ha analizzato per Monza News il momento delle due squadre.

Una Juve Stabia in crescita con Abate in panchina

‘La Juve Stabia ha fatto un campionato importantissimo fin qui. Viene dalla vittoria contro il Palermo, ma anche dalla brutta sconfitta di Genova contro la Sampdoria. Lo scorso anno era stata la sorpresa della Serie B: quest’anno, dopo l’addio di mister Pagliuca e di un giocatore importante come Adorante, sembrava aver perso pezzi significativi. Invece, con Ignazio Abate in panchina, si sta riconfermando ed è in zona playoff.

Grande merito va anche al direttore sportivo Lovisa, giovanissimo ma molto preparato. Un giocatore fondamentale per i gialloneri è sicuramente l’ex Monza Nicola Mosti.’

‘Castellammare mi ha lasciato un segno’

‘Il pubblico di Castellammare è eccezionale: è davvero il dodicesimo uomo in campo. Quando ho giocato lì, nonostante la retrocessione, i tifosi mi hanno sempre sostenuto e hanno capito che avevo dato tutto. Ancora oggi qualcuno mi scrive e mi ricorda con affetto.’

Il Monza e quel legame speciale con il capitano

‘Il Monza, dopo un inizio altalenante, ha trovato continuità. La squadra è molto forte e sembra aver ritrovato serenità dopo la retrocessione. Avere un giocatore come Pessina è fondamentale: l’ho avuto come compagno a Monza, ha fatto una carriera incredibile diventando Campione d’Europa. Dopo l’infortunio dello scorso anno sta tornando ai suoi livelli e sarà decisivo. Importanti anche Colpani, che ha un grande talento, Birindelli, Petagna (che parte dalla panchina), Dany Mota e Izzo. Da tifoso, mi auguro che il Monza torni presto in Serie A.’

I meriti del nuovo allenatore

‘Bianco ha lavorato al fianco di De Zerbi: è un allenatore preparato, con idee importanti, e le sue squadre giocano bene. A Monza troverà un ambiente favorevole e stimolante. Sono convinto che farà molto bene.’

Il commento su Thiam

‘È cresciuto tantissimo negli ultimi anni e sta dimostrando di essere un portiere esperto della categoria.’

Il filo conduttore tra Monza e Castellammare

‘In quei due anni mi ha seguito la nuvola di Fantozzi: a Castellammare sono retrocesso dalla B alla C, mentre da Monza sono dovuto andar via perché non venivamo pagati. A Monza sono arrivato su richiesta di mister Pea, che mi aveva già allenato alla Juve Stabia ed è stato una persona fondamentale per me. I primi mesi furono duri: non ci pagavano e, dopo qualche sconfitta, Fulvio era stato messo in discussione. Dopo la vittoria nel derby – una delle serate più belle della mia vita – ho portato il mister sotto la curva, perché anche lui meritava gli applausi.’

‘Un gruppo che sarebbe arrivato lontano’

‘Avevamo un’alchimia pazzesca con il gruppo, il mister e i tifosi. La notte del derby vinto col Como è ancora un ricordo nitido, soprattutto quella parata su Le Noci. Eravamo la classica squadra che si e ritrovava il giovedì sera a cena insieme, ancora ricordo gli innumerevoli pasti offerti dal ristorante Argentee prima delle partite perché non avevamo una proprietà che ci pagava vitto e alloggio, o di quando eravamo costretti ad arrangiarci a fare le trasferte a spese nostre. Nonostante questo però in campo davamo tutto e vincevamo le partite. Un vero peccato che poi siamo stati costretti ad andare via, ma abbiamo aiutato la squadra successiva a salvarsi e ad andare ai playout. 

Con quel gruppo ci sentiamo ancora oggi e, anche dopo il mio addio, ho continuato a seguire il Monza, in Serie C e Serie D. I tifosi ci ricordano con affetto perché il nostro era un gioco popolare, fatto col cuore. Sono convinto che, senza i problemi finanziari, avremmo raggiunto la Serie B a fine stagione.’

La vita dopo il calcio giocato

‘Lo scorso anno ho iniziato ad allenare in Promozione, quest’anno sono preparatore dei portieri delle giovanili dell’Union Brescia. Allenare mi piace molto, ma per ora mi divido tra campo e lavoro. Non mi precludo nulla: sarebbe un sogno tornare a Monza da allenatore, perché sono molto legato a questa piazza. Ora penso al presente: a dicembre diventerò papà, mia moglie mi darà un maschietto.’

Ringraziamo Sergio Viotti per la disponibilità

Antonio Scirtò 

Juve Stabia

Prima che il pallone inizi a rotolare, fai entrare in campo il tuo brand. Con il nostro live dell’AC Monza, seguiamo la partita minuto per minuto… e il primo tocco può essere il tuo! Scrivici a: [email protected]

Per rimanere aggiornati sul Monza e sul territorio brianzolo, visita Monza News e non dimenticare di commentare sulla nostra pagina Facebook.

Con MonzaNews la tua pubblicità ha massima visibilità

Con MonzaNews la tua pubblicità ha massima visibilità: oltre 300.000 contatti in pochi giorni, copertura su web, social e TV, e campagne personalizzate per ogni esigenza.
Contattaci: [email protected]
Resta aggiornato: FacebookInstagram, TikTok