Monza, Galliani punta sul suo uomo dei dati: tutto su Tognaccini, il cervello di MilanLab
Dopo MilanLab e uno scudetto con la Juve, Daniele Tognaccini arriva al Monza per guidare la rivoluzione dell’area atletica: esperienza, scienza e un metodo che ha fatto scuola

Tognaccini è stato parte integrante della rivoluzione metodologica avviata dal Milan nel 1998/99 sotto la guida di Zaccheroni, su intuizione proprio di Galliani, come racconta lui stesso ai colleghi di Tuttosport:
Creammo a costo zero un sistema di supporto da mettere a disposizione dei dipartimenti tecnici, medici e atletici. In vent’anni abbiamo raccolto due milioni di dati: Microsoft, nostro partner, ha dichiarato che MilanLab rappresenta il database più importante al mondo a livello sportivo
Dopo MilanLab, un'altra grande sfida lo ha visto protagonista: la vittoria dello scudetto con la Juventus nel 2019/20 insieme a Maurizio Sarri.
Il metodo e la visione
Tognaccini è molto più che un preparatore atletico: un professionista che ha saputo coniugare biomeccanica, dati e prevenzione per massimizzare la resa degli atleti. La sua attenzione al dettaglio e alla personalizzazione del lavoro emerge chiaramente anche nell’analisi di fuoriclasse come Erling Haaland, con parole che raccontano l’approccio scientifico e profondo al ruolo. Ecco alcune sue dichiarazioni tratte sempre dall'intervista a Tuttosport.
Giocatori che muovono masse muscolari così grosse bisogna farli lavorare molto di più degli altri.
Haaland è un atleta alto 194 centimetri per 94 chili che ha una grandissima intelligenza motoria, una coordinazione favolosa, un controllo del corpo in volo ottimale e va pure velocissimo.
Come tutti i grandi attaccanti, possiede quel sesto senso che gli permette di essere al posto giusto e al momento giusto.
Ha una potenza incredibile ma sotto controllo, il che messo dentro a una “bestia” così fa la differenza.