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Il livello di Pm10 nell’aria torna a superare la soglia consentita per il secondo giorno consecutivo e, complice l’assenza di pioggia prevista nei prossimi giorni, scattano le misure temporanee di primo livello. Monza, Milano e Cremona rientrano tra i territori in cui la qualità dell’aria è definita “insalubre”, con valori che richiedono un intervento immediato.

Da venerdì 12 dicembre entrano dunque in vigore i divieti previsti dalla normativa regionale.

Divieti per i riscaldamenti, agricoltura e combustioni all’aperto

termosifone calorifero

Le misure, come specificato da Regione Lombardia, coinvolgono tutti i Comuni delle province interessate.
Saranno attivi:

  • il divieto di utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa fino a 3 stelle comprese;
  • il divieto di spandimento dei liquami zootecnici;
  • la riduzione di un grado della temperatura massima nelle abitazioni;
  • il divieto di qualsiasi tipo di combustione all’aperto.

Un pacchetto di norme già noto ai cittadini ma che, a ogni picco di smog, torna immediatamente operativo.

Limitazioni al traffico: chi non può circolare

Nei Comuni con più di 30mila abitanti — e in quelli che hanno aderito su base volontaria — scatterà anche il divieto di circolazione per:

  • veicoli benzina euro 0 e euro 1
  • veicoli diesel fino a euro 4, compresi quelli dotati di Fap o aderenti al servizio Move-In

Un provvedimento che coinvolge migliaia di automobilisti e che mira a ridurre l’impatto delle emissioni in uno dei periodi più critici dell’anno.

Nessuna pioggia in arrivo: divieti destinati a restare

Le previsioni meteo non annunciano piogge significative nei prossimi giorni. È quindi probabile che le misure restino attive finché il Pm10 non tornerà sotto i limiti per almeno 48 ore consecutive.

Monza e la Brianza si trovano così a fronteggiare l’ennesima ondata di smog invernale, mentre cresce l’attesa per un miglioramento atmosferico che, almeno per ora, non sembra dietro l’angolo.