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Il giornalista de Il Giorno Dario Crippa ha voluto esprimere un pensiero, mediante social, all'indomani della prima edizione del “Trofeo Silvio Berlusconi”. Si è soffermato sulla presenza e ed esultanza, in occasione del gol del Monza, di Pier Silvio Berlusconi. Questo il contenuto delle sue dichiarazioni:

Caro Pier Silvio, 
non ti ho mai incrociato personalmente, diversamente da quanto mi era capitato con tuo padre, vuoi per ragioni di lavoro vuoi perché nel frattempo aveva comprato la mia squadra del cuore. 
Non aver mai visto né te né uno qualsiasi dei tuoi fratelli o sorelle allo stadio di Monza non mi aveva mai fatto ben sperare per le sorti future di questa squadra. 
E non so francamente cosa accadrà, a medio-lungo raggio, in fondo il Monza è sempre stata una questione di cuore soprattutto per Adriano Galliani o per tuo padre, più che per voi figli e nipoti. Ci sta.
Averti visto però ieri sera per la prima volta al vecchio Brianteo, averti visto esultare per il gol del Monza (!) come un ragazzo, aver visto i tuoi lucciconi mentre invocavi "Forza Milan,  forza Monza,  forza presidente e forza Papà"... beh, mi ha addolcito il cuore.
Torna in tribuna, allora. Non saremo mai - nonostante tutti gli sforzi - la squadra da lustrini e fuochi d'artificio che era il tuo Milan.  Il Monza è un’altra roba, sa troppo di fatica, del sudore dei campi di periferia,  delle delusioni costanti, delle retrocessioni e dei fallimenti, dei sogni infranti. Ma avrà sempre il sorriso disincantato di una squadra,  citando i tifosi di vecchio conio, "pane e salame". Al caviale per ora non abbiamo fatto la bocca, quel vecchio odore di stalla, di povera gente che si è appena affacciata a questo nuovo universo ci resterà sempre un po' addosso.  Ma se vorrai provare a venirci a trovare, vedrai che non è poi tanto male. Anzi, dà retta: forse è anche più bello.