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Vittoria larga per il Monza contro il rivale di classifica e ostico Südtirol nella 38^ e ultima giornata di campionato, quarto successo (secondo consecutivo) con tre gol di scarto della stagione dopo i 3-0 alla Giana dell'andata, Rimini e Fermana del ritorno. Grazie all'affermazione con gli altoatesini, i brianzoli staccano il pass per i playoff con la quinta piazza in saccoccia, in attesa degli esiti della Coppa. Sono ora 49 i punti in 30 gare nell'era Brocchi con sole quattro sconfitte nelle ultime ventiquattro partite. Nel 2019 ammontano a 19 le reti subìte in 24 match di tutte le competizioni, mentre sono 35 quelle realizzate; nell'anno corrente inoltre 34 punti in 18 gare e seconda piazza della speciale graduatoria, alle spalle di Triestina e pari merito con la Feralpi. Nono clean sheet per il portiere Enrico Guarna nel girone di ritorno, mentre per gli uomini di Zanetti è la quinta sconfitta tra le mura amiche in regular season. Il Monza, rispetto alla scorsa stagione, chiude con una piazza di graduatoria più in giù (quinto anzichè quarto) e a 60 punti, due punti in più della scorsa annata (che prevedeva però due match in meno).



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Monza implementato da mister Brocchi con un inedito 3-5-2 in non possesso, con la mezzala capitan D'Errico a fluttuare a supporto delle punte Reginaldo e Ceccarelli in transizione positiva (3-4-1-2); stessa fisionomia per i padroni di casa con Berardocco e il pericoloso Morosini in possesso delle chiavi di centrocampo e l'ex De Cenco davanti in coppia con Lunetta. I ritmi iniziali non sono elevati e la prima vera chance arriva da un piazzato di Morosini ben respinto da Guarna. Col passare dei minuti però i Bagaj iniziano a rosicchiare sempre più campo ed iniziativa, con due conclusioni dalla distanza di Derrick e Reginaldo, preludio al doppio vantaggio del sempre più in crescita Palazzi a tu per tu con il romagnolo Nardi e capitan D'Errico (chiude la regular in doppia cifra), in seguito a due belle iniziative di Tentardini del Puma Reginaldo. L'uno-due brianzolo in cinque minuti stordisce i biancorossi di casa che ci provano senza troppa convinzione e vengono murati dai concetrati Negro e Scaglia, con un Marconi meritevole ed attento come terzo di sinistra.



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Nella ripresa i cambi effettuati da Zanetti, tra cui De Cenco, non sortiscono gli effetti sperati; un Monza ordinato controlla senza particolari patemi la fisicità e la sterile pressione sudtirolese, provando a chiuderla con le ripartenze. Il tutto riesce a dieci dalla fine grazie allo zampino di due subentrati e del migliore in campo Reginaldo, con la conseguente prima marcatura monzese di Fossati su assist del brindisino Chiricò dalla sinistra. Il restante è un monologo brianzolo con minutaggio anche per i teen Otelè e Tomaselli (vicinissimo al poker).



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Un'affermazione preziosa ed autoritaria nella sfida per il quinto posto. I Bagaj hanno assimilato, ammortizzato al meglio e rapidamente la difesa a tre e dei parametri tattici nei movimenti differenti dal solito. L'eleven ha palesato buona solidità difensiva, nel filtro in mediana e vigore sul gioco aereo in chiusura, la proposta di gioco è stata interessante, lineare e logica, seppur non caratterizzata da ritmi così elevati. Si è notata inoltre aggressività sulle seconde palle, semplicità nelle idee, consapevolezza di giocata e cinismo nello sfruttare errori altrui. Tutti buoni viatici in proiezione della sfida di finale, primo dei due obiettivi stagionali da centrare. Sarà una partita ben diversa da questa ma con un atteggiamento e consapevolezza di forza di questo genere, al di là delle variabili tecnico-tattiche, si può uscire dal Lazio con il trofeo.



Sandro Coppola