Lissone fa la storia: il primo comune italiano a vietare il velo islamico integrale
Il dibattito sulla libertà religiosa e la sicurezza pubblica si accende in Brianza dopo la decisione del consiglio comunale di Lissone

È ufficiale: Lissone è il primo comune italiano a vietare il velo islamico integrale nei luoghi pubblici. La mozione, approvata dal consiglio comunale lo scorso 30 settembre, porta la firma della Lega e impone il divieto di accesso agli edifici comunali a chi indossa burqa o niqab. Una decisione che, secondo i promotori, risponde a un’esigenza di sicurezza ma anche di tutela della dignità delle donne e del rispetto delle regole italiane.
Lissone e il divieto del velo islamico: sicurezza e identità al centro del dibattito
“Il nostro è un Paese civile – ha dichiarato Alessandro Corbetta, capogruppo del Carroccio al Pirellone – e non tolleriamo usi e costumi che sottomettono e degradano la donna. Sicurezza, dignità e rispetto delle nostre regole vengono prima di tutto”. Con queste parole, il rappresentante leghista ha sintetizzato lo spirito dell’iniziativa, che ora punta a estendersi ad altri comuni lombardi e, in futuro, all’intero territorio nazionale.
L’obiettivo, spiegano i promotori, è “uniformare” le norme in tutti i municipi per garantire una maggiore coerenza sociale e culturale. Una posizione che trova il sostegno di parte dell’opinione pubblica, ma che solleva interrogativi su possibili limitazioni alla libertà religiosa e all’espressione personale.



