L'analisi - Un Monza a tratti bello e fluido disinnesca con autorevolezza nella ripresa il Lanerossi
Vittoria convincente e pesante per il Monza nella settima giornata di ritorno contro il Lanerossi Vicenza Virtus. Un'intera posta in palio che riavvicina la seconda piazza e permette di raggiungere Sudtirol e Ravenna. Un 2-0 maturato nella ripresa con le reti di Lora e D'Errico che fa ammontare a 28 i punti in 18 gare di gestione Brocchi, con una sola sconfitta nelle ultime 12 gare ufficiali.
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Nel primo tempo Monza schierato con un 4-3-1-2 (in fase difensiva 4-3-3), con quattro reduci della rivoluzione di mercato in campo, mentre il Vicenza di mister Michele Serena (ex giocatore biancorosso) risponde con un 4-3-2-1 con l'esperto ex torinista Mantovani a comandare la difesa, il giovane scuola Inter Zonta a dirigere le operazioni di mediana e il trio offensivo composto da Giacomelli, Maistrello e l'ex salodiano Guerra. Monza che dalle prime battute tiene in mano con polso le redini del gioco per poi concedere invece un po' più di campo ai berici nella fase centrale, in cui s'intravede sostanziale equilibrio; da una parte le sgroppate esterne di Giacomelli, dall'altro un 1912 che prova con fluidità combinazioni strette, caratterizzate da tocchi brevi. Sul finire biancorossi di casa ancora più presenti in gestione palla e nella metà campo vicentina; un primo tempo nel complesso equilibrato coi brianzoli più pericolosi e che si sono visti annullare un gol (apparso regolare) dell'onnipresente Armellino dopo un colpo di testa di Negro respinto su angolo.
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Nella ripresa Serena appone degli accorgimenti al suo eleven inserendo Bizzotto al posto dell'infortunato Davide Bianchi e spostando Pasini come terzino che avrà poi molte difficoltà. Le due marcature monzesi nascono da Anastasio da sinistra che apparecchia, dopo una deviazione, per Lora sul primo gol e un quarto d'ora dopo la marcatura della tranquillità di Derrick che, sempre su sua assistenza, prepara il caricatore eludendo il terzino e poi trafigge Grandi sul primo palo. Bagaj che concedono complessivamente poco a livello difensivo, con Guarna che deve deviare un tiro velenoso dell'umbro Giacomelli.
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Tre punti ampiamente meritati, concretizzatisi nel secondo tempo contro una diretta concorrente che nei primi 45 minuti non ha sfigurato ed a tratti ha giocato alla pari dei padroni di casa, pur non pungendo particolarmente a livello conclusivo. Il Monza è stato autore di una prova gagliarda a livello tattico-mentale, concedendo in generale pochi spazi e chance con compattezza ed idonee distanze tra reparti; si è fatto apprezzare anche in possesso, in diversi frangenti, per qualità di manovra, ritmo e immediatezza nello scarico, sia con la mediana a tre che poi successivamente con un centrocampo a quattro con svariate sovrapposizioni degli esterni, cambi di gioco (per eludere il pressing ospite) e cercare quindi maggiore ampiezza. Ora il fitto calendario mette davanti al 1912 due avversari (Teramo e Fano) di medio-bassa classifica, da affrontare col giusto atteggiamento e con questa autorevolezza; le possibilità di fare sei punti e di avvicinare ulteriormente la seconda piazza ci sono eccome, ma bisogna dare seguito alla continuità di rendimento del nuovo anno, senza cali di concentrazione e sottovalutazione degli sfidanti.
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Sandro Coppola