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Marco Simone, oggi allenatore dello Chateauroux, nella Ligue 2 francese, ha parlato alla Gazzetta dello Sport del suo ex compagno Giovanni Stroppa, nuovo tecnico del Monza: Giovanni aveva grandi qualità tecniche, era più pacato di Pippo (Inzaghi, ndr), ma non gli mancava la personalità. Anche lui mi sembrava nato per allenare. È cresciuto in modo più graduale, ha fatto tanta gavetta, ha vinto a Foggia e Crotone. Inzaghi e Stroppa hanno la stessa idea di calcio? In generale, sì: cercano sempre un gioco propositivo. Più facile fare l’allenatore per un ex attaccante? Non ne farei una questione di ruolo, Sacchi - ha ricordato Simone - come sappiamo non ha un passato da giocatore. Un vantaggio però c’è: capisco al volo il valore di un centravanti, meno quello di un portiere. Differenze tra la B francese e italiana? In Francia si gioca con più velocità e più intensità, ci sono meno tatticismi, si pensa soprattutto ad attaccare e in generale le partite sono più divertenti. Cosa faranno Brescia e Monza l’anno prossimo? Spero che vadano in A nel nome del Milan, sarebbe una fantastica accoppiata. Il Monza ci riproverà senza fare un altro mercato schizofrenico. Perché in B servono giocatori di categoria più che i grandi nomi. La Serie B - ha concluso Simone - è un campionato competitivo, lo stesso Inzaghi ha deciso di ripartire da un gradino più basso. Prendiamo Dionisi e Zanetti: hanno dimostrato che è una scuola importante. Sono andati in A e ci restano. Come mai non ho allenato in Italia? Non ho mercato, tutti pensano a Simone come al giocatore che oltre vent’anni fa è andato a giocare al Psg. Niente di più. Non ho gli sponsor giusti, ma posso dire che mi cercano e seguono un po’ da tutto il mondo“.