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L'ex attaccante del Napoli ed attualmente allenatore (ex Frosinone, Arezzo e Bari tra le altre) Roberto Stellone, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Pianeta Serie B, in cui parlato dell'attuale andamento del campionato cadetto. Uno stralcio delle sue dichiarazioni, in cui menziona l'Ascoli che è il prossimo avversario del Monza:

Tutti gli addetti ai lavori parlano di questo campionato di Serie B come il più difficile degli ultimi anni. Concorda con quest’analisi?

“Si sapeva sin dall’inizio che questo campionato sarebbe stato duro, visto il mercato condotto da tanti club. Si prevedeva che ci potessero essere 7-8 candidate alle prime due posizioni. Il campionato è lungo e sono tanti i fattori che incideranno sulla vittoria, non basta una rosa forte. Secondo me tra le prime Pisa e Reggina stanno facendo più di quanto si prevedesse, sono due sorprese che hanno preso il posto di Parma e Benevento. Oltre a queste due, anche Crotone e Monza stanno rendendo al di sotto delle aspettative. Brescia, Frosinone, Lecce e Cremonese stanno avendo un ottimo percorso.”

La classifica cortissima nelle zone di vertice dimostra quanta sia l’incertezza circa le squadre che saranno promosse direttamente. Lei quali vede maggiormente attrezzate per l’obiettivo?

“Brescia e Lecce sono secondo me le compagini più attrezzate, i dati sono dalla loro. Entrambe segnano e i giallorossi hanno la miglior difesa. Secondo me hanno qualcosa in più delle altre, anche se guardando solo l’organico verrebbe da pensare che Parma e Benevento siano superiori. Le prime 8 sono tutte lì, l’equilibrio è totale. Chi sarà più costante centrerà la promozione diretta e io vedo queste due al di sopra delle altre.”

Con Sottil l’Ascoli sta provando a lasciarsi alle spalle anni difficili. Ritiene che la rosa sia competitiva anche in ottica play-off?

“Secondo me l’Ascoli ha avuto il merito di dare continuità a Sottil, che l’anno scorso ha fatto un mezzo miracolo ottenendo la salvezza dopo le complicate gestioni di Bertotto e Delio Rossi. L’organico è ottimo e può competere per i play-off, impegnandosi fino alla fine per centrare un buon piazzamento all’interno degli stessi.”

Quanto pensa incida, in Serie B, l’allenatore sulle prestazioni di una rosa?

“Io penso che l’allenatore incide molto ma serve una rosa fatta di calciatori intelligenti che ti permettono di arrivare ai risultati. Quando ho vinto la Serie B eravamo considerati in fondo alla griglia ai nastri di partenza, siamo stati una sorpresa. Sulla carta avevamo un gruppo che conosceva poco la categoria, ma si era creato un clima splendido ed eravamo diventati un tutt’uno con la tifoseria. Fummo costanti dall’inizio alla fine e centrammo la A. Non servono necessariamente i nomi, ma la società deve saper scegliere i profili giusti. Molti allenatori stanno facendo bene, nelle zone alte tutti stanno riuscendo a incidere. Quando però si fa più fatica non è detto che la colpa sia di chi siede in panchina: Monza, Benevento, Parma e SPAL stanno ottenendo meno delle previsioni ma magari il motivo sta nei tanti cambiamenti. Allenatori nuovi con rose molto mutate possono avere bisogno di più tempo per far assimilare ai propri calciatori i loro concetti. A volte il feeling è immediato, a volte invece ci vuole un po’ più di tempo.”

foto: Frosinone Calcio