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Un Gran Premio incredibile, che nessuno si sarebbe mai aspettato! La grande supremazia della Mercedes lungo tutto il week end, aveva fatto pensare all’ennesima doppietta della casa della stella a tre punte. Ed invece ecco lì, l’errore in agguato. Un errore nato in casa Mercedes e probabilmente da una leggerezza del muretto box, che ha peccato di un errore di superficialità, facendo rientrare ai box Lewis Hamilton, saldamente al comando, quando la direzione gara aveva fatto entrare la Safety Car, dopo l’incidente accaduto a Charles Leclerc, mantenendo però chiusa la pit lane. Un errore in cui sono incorsi solo Hamilton e Giovinazzi, sanzionati con uno stop & go e 10 secondi di penalità. Lì è cominciato un altro Gran Premio, avvincente e incerto fino alla fine. La prima parte di gara aveva visto la Mercedes di Hamilton prendere il largo mentre il compagno di squadra Bottas retrocedeva fino in settima posizione, superato da numerosi avversari. A ravvivare la prima metà di gara ci hanno pensato le Ferrari, prima con Vettel, al quale è letteralmente esploso il freno posteriore sinistro, poi con Leclerc. Il monegasco stava realizzando il miracolo, dopo la ripartenza post Safety Car, uscita per consentire il recupero della Haas di Magnussen. Era arrivato addirittura dentro la top five, con due grandi sorpassi ad Alfa Romeo ed Alpha Tauri. Galvanizzato da questo, Leclerc ha esagerato, perdendo la vettura all’uscita della curva Parabolica andando ad impattare violentemente contro le barriere, a 240 kmh. Il pilota è uscito illeso dalla propria monoposto ed è stato accompagnato al centro medico per i controlli di rito, che non hanno riscontrato problemi particolari. A causa del botto è stata esposta la bandiera rossa e da lì e iniziato un nuovo GP, davvero molto entusiasmante: Hamilton ha abbandonato subito la leadership per scontare la penalità, seguito da Antonio Giovinazzi (che occupava incredibilmente le prime posizioni). Davanti si è trovato meritatamente Gasly, che è riuscito a prendere un leggero margine su Sainz e Stroll. I due, in lotta, hanno perso tempo al secondo spegnimento del semaforo rosso. Da lì la gara è vissuta sulla grande rimonta di Hamilton, che ha concluso al settimo posto, e sulla lenta rimonta di Sainz, che decimo su decimo ha ricucito il distacco da Gasly fino ad arrivare in zona DRS durante l’ultimo giro. Lo spagnolo era nettamente più veloce del francese nella prima parte del circuito, quella più veloce, mentre l’Alpha Tauri era più performante nella parte guidata, la seconda. Gasly è riuscito a contenere il divario da Sainz proprio in quel punto. Non ci sarebbe probabilmente riuscito con un giro in più, come affermato anche da Carlos Sainz nel dopo gara: “Sono molto contento per la prestazione e per quanto fatto in questo week end, però ho l’amaro in bocca perché la vittoria era alla nostra portata. Se ci avessero fatto partire dietro alla Safety Car probabilmente avrei vinto io perché, allo spegnimento del semaforo, ho avuto difficoltà e Gasly ha tratto vantaggio. Spero ora che queste occasioni si possano ripresentare in futuro”.

Chi si è presentato raggiante ai microfoni è stato Pierre Gasly: “E’ stata una gara pazza, non ci credo ancora adesso. Non so come ringraziare la mia squadra, che ha fatto un lavoro fantastico. Con loro ho debuttato in Formula 1, ho passato gli ultimi diciotto mesi in maniera incredibile. Sono tornato dalla Red Bull ed abbiamo fatto gare incredibili. Sono riuscito a portare la bandiera francese sul gradino più alto del podio dopo 24 anni, anche questo era un mio obiettivo!”

999° Gran Premio amaro per la Ferrari. A fine gara è stato Mattia Binotto a fare il bilancio del week end: “Volevamo fare meglio di Spa ma siamo riusciti anche a fare peggio. Quando ti ritiri per un problema tecnico non devi essere felice, come accaduto a Sebastian Vettel. Entrambe le vetture, comunque, non sono arrivate sotto la bandiera a scacchi. Ovviamente cercheremo di fare meglio al Mugello, anche perché peggio di questo week end sarà quasi impossibile fare. Ma soprattutto cambieranno le caratteristiche del circuito. Non penso potremo stare là davanti, però fare meglio di Monza si”.

Il Gran Premio di Monza va in archivio con le note dell’Inno di Mameli a salutare l’edizione 2020, quella delle porte chiuse e del post covid. A rappresentare gli eroi italiani di quest’anno c’erano 250 persone rappresentanti medici, infermieri e protezione civile, impegnati incessantemente in questi mesi di emergenza. A salutare tutti, prima dell’inizio della corsa, sono giunte anche le Frecce Tricolori, che hanno dato spettacolo ed emozionato prima del via del Gran Premi. Guarda il video del passaggio delle Frecce Tricolori a Monza.