A Monza arriva il Coro di Natale arcobaleno: musica pop, tradizione natalizia e comunità LGBT
Un Natale super colorato: il Coro di Natale arcobaleno ha portato a Monza musica pop, tradizione e presenza LGBT, trasformando il centro in un palcoscenico inclusivo
La notizia è che oggi 8 dicembre è arrivato a Monza Checcoro, il primo coro LGBT d’Italia, trasformando il centro storico in una festa di musica e colori. Nato a Milano, Checcoro unisce tradizione natalizia e pop iconico, portando in Brianza un repertorio capace di mescolare carole classiche e brani simbolo dell’immaginario queer, da Madonna a Lady Gaga, fino a Mariah Carey. Con loro presente anche BOA – Brianza oltre l’arcobaleno, l’associazione che organizza il Pride brianzolo, per testimoniare come il territorio potesse accogliere la comunità arcobaleno con calore ed entusiasmo. «La comunità queer esiste. È presente. Sempre» hanno spiegato durante l’evento, raccontando un progetto che nasce dal desiderio di rendere visibile la diversità attraverso la forza della musica.
Monza e Coro di Natale: musica e inclusione
Il percorso musicale ha attraversato i mercatini di piazza Carducci, l’Arengario, fino a piazza Trento e Trieste, coinvolgendo centinaia di persone. L’iniziativa è stata semplice: il pubblico riceveva il testo delle canzoni, si univa al coro e diventava parte dello spettacolo. Non c’era distinzione tra chi cantava sul palco e chi partecipava dal basso: tutti erano protagonisti. Dai classici di Natale ai brani pop più iconici, Checcoro ha scelto un programma capace di emozionare e sorprendere. Si passava da Born This Way ai cori tradizionali, dagli ABBA a Beethoven, in un alternarsi di linguaggi e sensibilità che accendevano le vie del centro. La città ha risposto con entusiasmo, trasformando un pomeriggio di dicembre in una festa collettiva che celebrava identità, libertà e partecipazione.

Arcobaleno e LGBT: il valore sociale della musica
L’arrivo del coro LGBT è stato un momento importante per la città. Ha dimostrato come la musica potesse diventare un ponte capace di collegare mondi differenti, raccontando una Brianza più aperta e contemporanea. Il messaggio è stato chiaro: il Natale è condivisione, calore e colore. Il territorio brianzolo ha abbracciato questo spirito, accendendo una scintilla che va oltre l’evento musicale. Il valore dell’iniziativa non è solo artistico, ma sociale. Ha sensibilizzato sulle tematiche legate all’identità di genere e all’orientamento sessuale, portando nel cuore della città una narrazione positiva e inclusiva. Il pubblico, cantando insieme, ha partecipato attivamente a un messaggio di comunità.
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Alessandro Sangalli



