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La Brianza, terra di colline, laghi e piccoli borghi, è modellata da un sistema di corsi d’acqua che ne definisce da secoli l’identità. Dalle sorgenti del Lambro alle rive tranquille del Lago di Pusiano, ogni specchio e flusso d’acqua racconta un pezzo di storia naturale e umana. Questi bacini hanno alimentato mulini, irrigato campi e ispirato scrittori e pittori. Oggi sono mete per passeggiate e turismo ambientale, ma anche risorse preziose da proteggere. Scopriamo i cinque corsi d’acqua e laghi più celebri della Brianza, simboli di equilibrio tra natura, cultura e vita quotidiana.


Lago di Pusiano

Tra i comuni di Pusiano ed Eupilio, il Lago di Pusiano è una delle perle del sistema lacustre brianzolo. Di origine glaciale, si estende per oltre cinque chilometri quadrati ed è circondato da canneti, piste ciclopedonali e piccoli moli da pesca. Le sue acque sono alimentate da sorgenti sotterranee e regolamentate dal Cavo Diotti, la diga più antica d’Italia ancora in funzione. Il panorama riflette perfettamente lo spirito della Brianza: quiete, ordine e una bellezza sobria ma continua. Sulle sue sponde si affaccia l’isoletta dei Cipressi, riserva naturale privata e rifugio di uccelli rari.


Fiume Lambro

È l’arteria idrica più conosciuta del territorio. Nasce nei boschi del Triangolo Lariano e attraversa buona parte della Brianza prima di scendere verso Milano. Il Lambro ha modellato valli e pianure, contribuendo alla crescita dei centri industriali e agricoli della zona. Nonostante le difficoltà ambientali del passato, oggi è al centro di progetti di rinaturalizzazione e tutela promossi dal Parco Regionale della Valle del Lambro. Le sue rive, un tempo invase da stabilimenti, stanno tornando a ospitare ciclabili, boschetti e fauna autoctona, segno di una rinascita lenta ma tangibile.


Fiume Seveso

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Il Seveso è spesso ricordato per i problemi di esondazione, ma la sua storia è molto più ampia. Nasce a Cavallasca, nei pressi di Como, e attraversa la Brianza occidentale toccando comuni come Lentate, Barlassina e Paderno Dugnano. Il suo corso ha accompagnato lo sviluppo urbano di un’area ad alta densità, diventando simbolo delle sfide tra modernità e ambiente. Oggi il “progetto Seveso” punta a mitigare i rischi idraulici e valorizzare le aree naturalistiche lungo il suo percorso. È il fiume che più di tutti racconta l’evoluzione — e le ferite — del territorio brianzolo.


Torrente Molgoretta

Meno conosciuto ma fondamentale per l’equilibrio idrico locale, il Molgoretta nasce tra i prati di Missaglia e scorre fino a Usmate Velate, dove si unisce al Molgora. Il torrente conserva un aspetto rurale, attraversando campi, boschi e piccoli nuclei abitati. Le sue sponde ospitano fauna minore, anfibi e uccelli, ed è un punto di interesse per escursionisti e fotografi naturalisti. In alcune zone forma piccole cascate e pozze limpide, testimonianza del paesaggio originario della Brianza prima dell’urbanizzazione. È la prova che la bellezza, spesso, scorre in silenzio.


Torrente Curone

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Il Curone scende dai rilievi tra La Valletta Brianza e Rovagnate e rappresenta uno dei corsi d’acqua più suggestivi del territorio lecchese. Lungo appena otto chilometri, dà vita al Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, un’area protetta dove la natura è protagonista. Il suo percorso alterna boschi, vigneti e prati fioriti, offrendo scorci che sembrano dipinti. Nei pressi del torrente si trovano antichi mulini e sentieri segnalati che uniscono tradizione contadina e turismo lento. È il luogo ideale per chi vuole respirare la Brianza autentica.


Elementi artistici del paesaggio

I corsi d’acqua della Brianza non sono solo elementi naturali: sono fili che tengono insieme memoria e futuro. Dal grande Lago di Pusiano ai piccoli torrenti come il Curone, ogni flusso custodisce biodiversità, cultura e un’idea di armonia tra uomo e territorio. Valorizzarli significa anche investire in turismo sostenibile, educazione ambientale e tutela del paesaggio. Per chi cerca un itinerario tra natura e storia, basta seguire l’acqua: in Brianza, ogni riva ha qualcosa da raccontare.