x

x

Il Paese Ritrovato a Monza
Il Paese Ritrovato a Monza

Pace e tranquillità. Sono due sostantivi che ben difficilmente affiancheremmo a una malattia. Se poi questa fosse una delle più infide e bastarde come l'Alzheimer, ecco allora che sembrerebbe davvero impossibile. Il condizionale, però, non è stato usato per caso. Infatti, esiste un luogo, a Monza, in viale Elvezia, in cui questa sensazione si percepisce varcando l'ingresso. Si chiama Paese Ritrovato ed è la ricostruzione di un piccolo borgo, dove le persone affette dal morbo di Alzheimer possono vivere la malattia in apparente normalità. Un'oasi ovattata dentro la quale condividere le giornate, relazionandosi tra loro, svolgendo attività ricreative lontano dai pericoli esterni.

Andrea Frassoni, lissonese doc, e Marco Falorni, nato a Mariano Comense hanno voluto descrivere questa realtà attraverso suoni, parole e immagini, costruendo un documentario che ha raccolto enormi consensi all'ultima Mostra del Cinema di Venezia. Domani il loro lavoro sarà fruibile a tutti, perché andrà in onda su RAI 3, dalle 21,15, subito dopo “Un posto al sole”, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alzheimer.

50 minuti di emozioni, di testimonianze, di musica, di parole, con la macchina da presa che riprende senza invadere, sfiora senza toccare. Con la delicatezza di Francesca Fialdini che guida il telespettatore nelle vie del borgo, per conoscerne alcuni abitanti: da Annamaria a Sante, passando per Angelina e Antonella. Le loro parole e quelle dei familiari, perfettamente mescolate in una narrazione di qualità, dolce, mai invasiva.

Siamo reduci da Venezia - dicono entrambi in un'intervista congiunta nella sede della loro ”Libero Produzioni" - dove abbiamo vissuto davvero tantissime emozioni. Abbiamo voluto con noi diversi operatori sanitari del Paese Ritrovato, alcuni parenti dei residenti, Francesca, Giulio Scarpati, Diego Dalla Palma, che ci hanno aiutato con le loro testimonianze. Tutti lì, seduti in prima fila, con il resto del pubblico in sala, più di 100 persone. La nostra soddisfazione più grande è stato il silenzio totale durante la proiezione, con gli occhi di tutti concentrati sullo schermo. Poi, la commozione finale, le lacrime, gli applausi di chi ha apprezzato il nostro lavoro".

Siamo in un momento storico - dice Marco Falorni - in cui la parola ansia è tra le più utilizzate. Veniamo colpiti ogni giorno da notizie drammatiche, spesso a causa del male di vivere. Si parla di punizioni, giustamente, ma raramente di educazione. Anche di fronte alla malattia, spesso, voltiamo lo sguardo dall'altra parte. Ecco, il nostro lavoro vuole essere un racconto delicato di una realtà che è drammatica, ma viene vissuta con dignità, anche nella sofferenza. Anche noi siamo stati messi a nudo da questo lavoro, perché abbiamo dovuto mescolare professionalità a umanità, cercando di non varcare mai il limite, per non scadere nel patetico e nel sensazionalismo. Esserci riusciti è il nostro più grande successo. Venezia è stato questo, adesso speriamo che anche la televisione e il grande pubblico possano vivere le stesse sensazioni”.

Ci piacerebbe - spiega Frassoni - che l'esempio di Monza possa essere traslato anche in altri territori. Siamo orgogliosi, da brianzoli, che questo progetto sia nato sul nostro territorio, ma sarebbe bello che venisse imitato anche altrove, magari con l'aiuto dello Stato. Paese Ritrovato, pur avendo l'appoggio di Regione Lombardia, è un'iniziativa privata, nata dall'idea di Roberto Mauri, presidente della Cooperativa Meridiana, che ha voluto ridare vita a una piccola parte di Monza, trasformandola in un borgo dove i malati di Alzheimer potessero ricevere tutta l'assistenza di cui necessitano”.

L'onda lunga di Venezia - prosegue Falorni - ha fatto sì che in Rai cambiassero il loro palinsesto. Inizialmente la nostra proiezione era prevista dopo le 23,30, in terza serata. Poi, qualche giorno fa ci hanno chiamato e ci hanno detto che ci avrebbero trasferito in prima, subito dopo Un posto al sole. Per noi è stato davvero un orgoglio. Speriamo che il pubblico lo accolga, in termini di ascolto, nella maniera migliore possibile. Non solo per noi, ma anche per il messaggio che vogliamo far passare e cioè che anche la fragilità può andare in prima serata, se trattata con delicatezza, dolcezza e attenzione. Quello che noi pensiamo di aver fatto. È una sorta di scommessa che la RAI ha voluto provare. Speriamo che il riscontro sia positivo". 

Il Paese Ritrovato, dunque, in onda su RAI 3 domani sera alle 21,15. Un documentario che fa riflettere, emozionare e che permetterà di conoscere una realtà vicino a noi, che può essere considerata un'altra delle eccellenze brianzole, in un campo, quello della sanità, che, da sempre, in Italia è piuttosto minato.

 

www.monza-news.it, testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano. Autorizzazione n. 693/21092005 Direttore responsabile: Stefano Peduzzi. Salvo accordi scritti o contratti di cessione di copyright, la collaborazione a questo sito è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. Privacy - Cookie

Powered by Slyvi