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Succede qualcosa di speciale quando una città si ferma per osservare un racconto che va oltre le parole. A Monza, in questi giorni, l’arrivo di una tv straniera ha acceso un entusiasmo inatteso: telecamere, microfoni, sguardi attenti che hanno scelto di raccontare PizzAut, il progetto visionario di Nico Acampora che continua a emozionare l’Italia e, ora, anche l’Europa.
La troupe, tutta composta da donne con una giornalista, due operatrici e un produttrice – si è mossa tra Cassano d’Adda e Monza, dove ogni sera più di 300 coperti diventano un abbraccio collettivo fatto di lavoro, dignità e talento. 

Non erano semplici riprese: era il tentativo di catturare la magia di un luogo in cui l’inclusione non è uno slogan, ma una promessa mantenuta. Un lavoro lungo una settimana e che vedrà i frutti soltanto tra qualche settimana dopo un'attenta fase di costruzione e montaggio. Ma non è tutto. 


Reportage PizzAut Monza: storie, emozioni e lo sguardo dei ragazzi

Nel silenzio tra una domanda e l’altra, la tv straniera ha saputo ascoltare ciò che spesso non si vede: la passione dei ragazzi di Nico Acampora, la loro concentrazione, la gioia sincera di sentirsi parte di qualcosa che cambia le vite. Le interviste sono diventate piccoli frammenti di verità che presto raggiungeranno milioni di telespettatori, portando il mondo PizzAut oltre ogni confine.
E l’attesa continua: mercoledì prossimo alle 20, sul canale Youtube di MonzaNews, andrà in onda anche l’intervista realizzata da Riccardo Pozzi, un tassello prezioso che aggiunge voce e profondità a un racconto che tocca il cuore prima ancora della mente.