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Tra cambi di regolamento, nuove procedure e un semestre “aperto” pensato per alleggerire la pressione sugli studenti, l’accesso a Medicina si conferma uno dei momenti più delicati dell’intero sistema universitario. Migliaia di ragazzi hanno affrontato nelle ultime settimane un percorso inedito, segnato da aspettative altissime, regole nuove e una comprensibile dose di ansia.

Le prime prove nazionali di questo nuovo modello dovevano rappresentare un banco di prova decisivo, non solo per i futuri medici ma anche per l’impianto organizzativo del ministero. E invece, la giornata che doveva chiudersi con serenità è terminata con un caso che rischia di avere strascichi pesanti.

Il motivo? Gli studenti hanno scoperto che online circolavano già immagini dei quesiti prima che la procedura si chiudesse. Da qui, controlli, proteste e un fronte polemico destinato ad ampliarsi nelle prossime ore.

E ora, ecco cosa è successo e cosa rischia davvero chi ha diffuso le foto.


Test Medicina e semestre filtro: come funziona la nuova procedura

Il nuovo modello prevede tre prove nazionali nel corso del cosiddetto semestre filtro Medicina, una fase “aperta” iniziata a settembre che permette agli studenti di frequentare, studiare e poi tentare l’accesso con tre tentativi complessivi.

Le regole sono chiare: una volta sostenuti i tre esami, la graduatoria nazionale determina chi può proseguire nel percorso di Medicina e chi invece dovrà spostarsi su corsi affini.
Ecco perché la prima prova aveva un peso enorme per migliaia di candidati.


Circolazione foto e rischio annullamento: il ministero interviene

Nel tardo pomeriggio sono emerse online alcune immagini delle prove, pubblicate prima della chiusura dell’esame. Una violazione grave che ha portato il ministero dell’Università ad avviare accertamenti immediati.

La linea del dicastero è netta: tutte le immagini rintracciate verranno inviate agli atenei, che dovranno individuare i responsabili e procedere anche all’eventuale annullamento test per i candidati coinvolti.

Nessun annullamento collettivo: il provvedimento colpirà solo chi ha diffuso materiale riservato. La Conferenza dei rettori ha assicurato “totale intransigenza”.


Esito esami e scadenze: attenzione alle prossime date

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Per chi ha sostenuto la prova senza problemi, la procedura prosegue normalmente. Ecco i passaggi fondamentali già comunicati dal ministero:

  • Entro il 3 dicembre: pubblicazione dei risultati su Universitaly.
  • 48 ore di tempo per accettare o rifiutare l’esito.
  • 10 dicembre: secondo appello, con iscrizioni aperte dal 21 novembre.

Sono le tappe condivise direttamente dal ministro Bernini, anche attraverso la grafica ufficiale pubblicata sui canali istituzionali.


Cosa aspettarsi ora: controlli, verifiche e nuove misure

Gli accertamenti proseguiranno e il ministero continuerà a monitorare la rete per segnalare ulteriori contenuti, se pubblicati. L’obiettivo è semplice: garantire l’equità di un sistema che, già complesso di suo, non può permettersi nemmeno la minima ombra.

Il rischio annullamento rimane quindi concreto solo per chi verrà riconosciuto responsabile della diffusione delle immagini.
Per tutti gli altri studenti, invece, la priorità è una sola: attendere il risultato del primo appello e prepararsi ai successivi.