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Intervenuto a Telechiara, il presidente del Cittadella Andrea Gabrielli si è soffermato sul campionato di Serie B appena cominciato e sulla classifica dei valori cadetti delle rose, che vede ultimi proprio i veneti:

"Sono classifiche che lasciano il tempo che trovano. Attribuire un valore a un giocatore non è sempre facile; dipende quali interessi ci sono attorno al giocatore, se ci sono trattative o più squadre in corsa. Di solito queste classifiche di inizio campionato non ci sorprendono più perché siamo solitamente tra le ultime posizioni, poi ci sarà quella dei compensi dei giocatori e anche lì non saremo nelle prime posizioni. Però è chiaro che si evidenzia la portata di certe compagini che puntano assolutamente o a risalire in Serie A o di arrivarci dopo qualche anno di sofferenza e di investimenti notevoli; Monza, Brescia, Lecce, Benevento ma non solo, sono società con grandi disponibilità e voglia di far bene e di arrivare in alto. Noi diamo un valore più ad elementi che non sono misurabili in queste classifiche; quegli elementi che riusciamo poi a tirar fuori dall’individuo e anche dall’organico nel suo complesso. Sono undici giocatori che giocano contro undici giocatori; sulla carta possono esserci valori, ma poi nella pratica si sconvolge molto spesso questo tipo di categorizzazioni. La somma dei singoli senza un buon amalgama e se non sai schierarli bene in campo non porta a risultati assicurati. Serve uno spirito di gruppo, serve uno spogliatoio unito”. 

foto: AS Cittadella 1973 Facebook