Vuoi bere un buon caffè? In Brianza ce n’è uno tutto speciale: ecco dove lo puoi gustare
Dalla filiera corta alla solidarietà, un progetto artigianale che racconta il territorio e la comunità
Ci sono città che riescono a trasformare i dettagli in simboli riconoscibili, capaci di raccontare una storia fatta di persone, lavoro e legami profondi. È un percorso che nasce lentamente, spesso lontano dai riflettori, ma che nel tempo costruisce un’identità precisa.
Il cibo, in questo senso, diventa uno degli strumenti più potenti: non solo nutrimento, ma memoria, appartenenza e condivisione.
In Brianza questo processo ha trovato spazio anche attraverso prodotti semplici, quotidiani, capaci però di parlare il linguaggio del territorio.
Ed è proprio da qui che prende forma un nuovo tassello di questo racconto locale.

Caffè di Concorezzo e filiera corta: un prodotto che nasce in città
Dopo la Polenta di Concorezzo, la crema mani e i giochi dedicati alla città, Concorezzo aggiunge un nuovo tassello al suo percorso di valorizzazione: il caffè di Concorezzo. Una miscela artigianale pensata per la moka, realizzata seguendo una filiera corta interamente concentrata sul territorio comunale.
La selezione, la tostatura e il confezionamento avvengono in pochi chilometri, grazie al lavoro della Torrefazione Socar. Anche il contenitore nasce in città, prodotto dalla ditta Felisati, mentre la grafica è firmata dal concorezzese Carlo Rurale. Sull’etichetta spicca la bifora di via Libertà, mentre sul retro compare la rocchetta di filo di seta, simbolo della tradizione tessile locale.
Il risultato è un prodotto a tiratura limitata, distribuito in centro città anche domenica 21 dicembre, pensato come regalo di Natale e venduto al prezzo di 15 euro. Parte del ricavato sarà devoluta agli Alpini di Concorezzo, rafforzando il legame tra iniziativa economica e solidarietà.
Concorezzo, tradizione e solidarietà: dal caffè alla polenta
Il progetto del caffè di Concorezzo si inserisce in un percorso già avviato negli anni precedenti dal Comune, come ha spiegato ai colleghi de Il Giorno il sindaco Mauro Capitanio:
Con il ‘Caffè delle Corti, l’aroma di Concorezzo’ vogliamo rendere omaggio alla città e ai suoi cittadini. Dopo la Polenta Nostrana, la crema mani prodotta da Aspecon, il puzzle e il memory dedicati alla città, quest’anno il regalo natalizio celebra la tradizione della tavola italiana, la passione per il lavoro e i prodotti casalinghi. Ci invita a fermarci e a dare importanza ai piccoli piaceri della vita.
Un percorso che affonda le radici anche nella Polenta di Concorezzo, nata nel 2021 grazie alla semina del mais nei campi di via Oreno e al coinvolgimento dei giovani agricoltori dell’Agricola Melzi. Anche in quel caso, la vendita del prodotto aveva un importante risvolto solidale, con parte del ricavato destinato a sostenere le famiglie in difficoltà.
Dalla polenta al caffè, Concorezzo continua così a raccontarsi attraverso prodotti che uniscono tradizione, artigianalità e senso di comunità, trasformando il gusto in uno strumento di identità e promozione del territorio.



