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Dopo il pareggio in casa del Teramo, il Monza torna al Brianteo e incontra il Fano, squadra con cui è cominciata, all'andata, l'era Brocchi. Dopo il pareggio con il Teramo, i biancorossi non devono sottovalutare l'impegno perché queste ultime partite saranno tutte importanti e non bisognerà lasciare nemmeno un punto al caso. Il Fano, infatti, si trova in zona playout e ha come obiettivo raggiungere quanto prima la salvezza. Il Monza invece si trova a 14 punti di distanza dal Pordenone, squadra che incontrerà tra 3 settimane, con la speranza di aver guadagnato qualche punto in più dalla capolista. In vista di questa partita, abbiamo intervistato l'allenatore della squadra, Massimo Epifani, ex calciatore, ritiratosi nel 2011, classe 74. Nella sua carriera da centrocampista ha indossato diverse maglie, tra cui Pescara, Giulianova e Miglianico. Dopo aver attaccato le scarpette al chiodo è diventato allenatore della sua ultima squadra, per poi passare al San Nicolò per 4 stagioni. Prima di diventare l'allenatore del Fano, ha allenato la Primavera del Pescara e, per 5 giornate, è stato sulla panchina del Pescara in Serie B.



Massimo, ormai siamo a febbraio: come giudica il girone quest'anno?



È un girone difficilissimo ed equilibrato con grandi e buone squadre. Non vedo grosse diversità tra le squadre che sono al vertice e quelle che militano nelle posizioni più basse, ma questo non lo dico io lo dicono anche i risultati ed è il girone più difficile. Ci vuole tanta determinazione sia per vincere che per salvarsi ci vuole la stessa determinazione perché vedo squadre livellate e ogni domenica i risultati sono sempre pericolosi e mai scontati. Il campionato è molto bello ma molto difficile.



Un bilancio sulla stagione fin qui disputata?



Siamo partiti con l'obiettivo di salvarci, a gennaio abbiamo tenuto pochi giocatori, adesso abbiamo una rosa formata da molti giocatori giovani che vengono anche dal campionato di Serie C. Siamo molto soddisfatti del gioco, forse potevamo avere qualche punto in più che invece ci hanno tolto, ma il calcio è fatto di episodi. Dobbiamo lottare fino alla fine e dobbiamo salvarci,  nonostante siamo molto contenti del lavoro svolto, questo rush finale sarà molto importante.



Che effetto fa avere uomini come Berlusconi e Galliani come avversari, nonché un ex giocatore come Brocchi?



Sicuramente alzano l'asticella e danno molto lustro: per quanto riguarda Brocchi, come giocatore, non ci sono parole per il calciatore che è stato e per quello che ha fatto. Averlo adesso come allenatore credo che sia importante per tutti noi e può solo che servire. Galliani e Berlusconi, invece, sono dei valori aggiunti, vuoi o non vuoi si parla sempre di loro perché sono figure importanti e hanno scritto la storia del calcio. 



Cosa ne pensa del Monza? E sulla partita di oggi?



Il Monza è una squadra che ha cambiato totalmente volto da settembre, mi pare siano rimasti solo D'Errico e Reginaldo rispetto alla formazione dell'andata, partita che credo resterà nella storia perché non abbiamo mai avuto così tanti episodi a sfavore e gravi come quel giorno. È una squadra che ha obiettivi diversi rispetto a noi e dal 19 gennaio è iniziato il suo vero campionato. Siamo sicuri di trovare giocatori di valore, grandi personaggi e una grande realtà a cui portare rispetto, ma noi dobbiamo solo pensare a fare punti e a portare a casa il risultato.



Marta Nava