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Mi ha colpito nei giorni scorsi un commento di Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport ed autorevole giornalista sportivo di lungo corso che da diversi anni risiede a Monza.  “Sembra di tornare ai tempi del primo Berlusconi – ha detto Zazzaroni – quando, prima dell’arrivo degli olandesi, affermò che avrebbe costruito un Milan italiano per avere una nazionale rossonera. Potrebbe essere per il calcio italiano un’indicazione per trovare la via giusta e riprendersi dal collasso della mancata qualificazione al mondiale”. https://www.youtube.com/watch?v=IM7D_HqQNHA&t=3s Il commento è condivisibile, ma, personalmente, mi sono fatto un’altra idea. Cosa potrebbe spingere la dirigenza biancorossa a puntare prevalentemente su giocatori italiani per arrivare a quell’ambizioso traguardo che è la parte sinistra della classifica di serie A? Io vedo una strategia chiara e definita, prioritaria rispetto alla volontà di aiutare la Nazionale di Mancini e non legata all’orgoglio d’italianità. Io intravedo quella che potremmo definire la strategia del…Condor, perché sono convinto che sia stato Galliani in primis a dettare la linea. Ovviamente col benestare di Stroppa e di chi lo affianca (Antonelli e Modesto) nelle operazioni di mercato. La strategia consiste nell’avere in rosa il minor numero possibile di calciatori che andranno in Qatar e che si assenteranno dalle rispettive squadre per molte settimane. E che, soprattutto, saranno condizionati mentalmente dal non poter mancare ad un appuntamento che è il punto di maggior prestigio nella carriera di un calciatore. Il campionato italiano si fermerà a metà novembre, ma chi parteciperà al mondiale potrebbe cominciare a rallentare i ritmi e l’intensità già qualche settimana prima. In più, siccome la storia è maestra di vita, non deve essere sfuggito a Galliani e a Stroppa che Il Monza della scorsa stagione ha avuto il suo momento di maggior difficoltà tra dicembre e gennaio, quando l’irruzione del Covid ha fermato il campionato cadetto ed interrotto il momento di gran brillantezza di cui stavano godendo i biancorossi. Con una ripartenza a gennaio che ha costretto il Monza a diversi passi falsi e ad inseguire la vetta della classifica per tutto il resto della stagione. La disponibilità dell’intera rosa o quasi per la lunga sosta imposta dai mondiali consentirà di programmare la preparazione nel modo migliore, al cospetto di molte squadre avversarie che, prive dei giocatori che saranno in Qatar, non avranno questa condizione favorevole. Sono pronto ad essere smentito, ma, come spesso succede, potrebbe significare che ho colto nel segno. Paolo Corbetta Foto Studio Buzzi