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Il Monza, dopo aver utilizzato il jolly per rinviare la sfida interna contro il Vicenza a causa dei troppi giocatori positivi al Covid, tornerà in campo martedì sera nella delicatissima trasferta di Pisa. Giocare all'Arena Garibaldi farà rievocare nei tifosi biancorossi brutti ricordi dovuti alla sconfitta del 2007 nella finale playoff. All'andata il Monza vinse per 1-0 grazie al gol su rigore di Fabiano davanti ad un Brianteo ribollente di passione mentre nel match di ritorno in terra toscana i nerazzurri si imposero per 2-0 dopo i tempi supplementari conquistando un posto in Serie B. Quella sfida viene tutt'ora ricordata per un arbitraggio non all'altezza della situazione ma soprattutto per l'invasione di campo dei tifosi di casa che si trasformò in un assalto ai sostenitori biancorossi. Ci fu prima un lancio di oggetti e poi, a causa di una porta aperta, lo scontro fisico che lasciò strascichi pesanti tra ferite e diffide. Da quel giorno nacque una rivalità accesissima tra le due squadre con il Monza che ha ora l'occasione di vendicare in campo quella che rimane una delle sconfitte più dolorose della propria storia.

Il Pisa nasce nel 1909 e vanta 7 partecipazioni alla Serie A e 33 alla Serie B. Il palmarès parla di 2 Coppe Mitropa, 2 campionati di Serie B e una Coppa Italia di Serie C. Nella stagione 2018 /2019 la squadra nerazzurra ha centrato la promozione in cadetteria vincendo i playoff mentre nella stagione scorsa gli stessi playoff, questa volta per il salto in Serie A, sono stati sfiorati vista la nona posizione ottenuta in regular season. La vera svolta nella storia del Pisa avviene nel 1978 quando viene rilevata da Romeo Anconetani. Oltre a compiere il doppio salto dalla Serie C alla Serie A, i nerazzurri si tolsero anche la soddisfazione di raggiungere la semifinale di Coppa Italia nel 1989 oltre che i primi successi europei con le 2 Coppe Mitropa conquistate nel 1986 e nel 1988. Per tornare un po' più vicini ai giorni nostri, il Pisa, dopo qualche ripartenza dalle serie più basse a causa di alcuni fallimenti, riesce a tornare in Serie B battendo nella finale playoff, con il risultato di 3-1, la Triestina nel 2019.

Il Pisa che affronterà il Monza martedì sera è una squadra tosta e difficile da sfidare per qualsiasi avversario nonostante sia reduce da una bruttissima sconfitta subita per mano della Salernitana. Il campionato non è iniziato nella miglior maniera possibile, anzi, i 2 pareggi e la sconfitta di Salerno hanno scosso un po' un ambiente che si aspetta di migliorare la nona posizione della scorsa stagione. L'allenatore Luca D'Angelo sta provando a mischiare un po' le carte lasciando però invariato lo schema tattico del suo Pisa che scende in campo sempre con il 4-3-1-2. Nelle prime due partite di campionato è stato schierato Soddimo alle spalle di Marconi e Vido mentre a Salerno l'eterno Masucci (35 anni con 129 presenze e 24 gol in maglia nerazzurra) non è riuscito a dare la carica con Marconi che ha segnato su rigore a partita ormai chiusa e un Siega che non ha convinto particolarmente da trequartista. Da migliorare sicuramente la fase difensiva che ha fatto subire ben 7 gol in 3 partite e che si troverà di fronte un attacco come quello del Monza ancora a secco di vittorie e gol segnati. Proprio questo potrebbe essere lo snodo decisivo della partita, i biancorossi si presenteranno con tantissime defezioni causa Covid ma comunque con una formazione di alto livello mentre il Pisa vuole sia scrollarsi di dosso la delusione di Salerno e sia portare a casa la prima vittoria stagionale in campionato. Come ha detto il direttore sportivo nerazzurro Roberto Gemmi, è un vantaggio quello di poter scendere in campo poco dopo una sconfitta cosi bruciante anche se i ragazzi agli ordini di D'Angelo dovranno essere bravi a ricaricare le pile sia fisicamente che mentalmente.