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Riceviamo e pubblichiamo una lettera del tifoso Angelo Galimberti che critica la decisione di posticipare il ritorno allo stadio dei tifosi.

Finalmente dopo 19 anni, siamo tornati in serie B e non abbiamo potuto festeggiare, ma con quello che è successo, è normale. Adesso invece di poter tornare a vedere i nostri ragazzi giocare in serie B, ci proibiscono di entrare allo stadio, quando a luglio lo avevano promesso e dopo che hanno aperto praticamente tutto: perché? Perché sono aumentati i contagi, che si vede che non dipendono, se non in minima parte dalle discoteche (che il governo dice di non aver autorizzato ad aprire), dato che ormai sono chiuse da un mese, ma per la quasi totalità da gente che è andata al mare e la sera si assembrava, ma chi doveva fare i controlli, visto che ad aprile hanno dato multe anche a chi andava al lavoro? E visto che una delle cose che hanno in comune quasi tutti i nostri politici, quando ci sono problemi o errori, è di dare la colpa a quelli dell’altra sponda, ho notato, leggendo un volantino esposto nel mio ufficio a inizio marzo, che oltre a lavarsi le mani e tenere le distanze, si consigliava di usare la mascherina solo se ci si sentiva malato o assisteva persone malate e quindi deduco che se solo si fosse usato questo accorgimento subito, si sarebbero potuti evitare un sacco di decessi? E adesso che sono obbiligatori al chiuso e in caso di assembramenti, allo stadio non si può andare nemmeno indossandole. Quindi, grande delusione per questo divieto di questi incapaci che hanno assunto centinaia di esperti, che da un giorno all’altro cambiano idea e visto che non si potrà andare per ora, fino a quando sarà così, eviterò per quanto possibile i luoghi chiusi e quindi, domenica non andrò a votare.

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