La storia della piccola Portofino della Brianza, dalla grandeur al degrado

Neppure 15 anni fa, questa porzione del territorio brianzolo, appartenente al comune di Lesmo, veniva considerata la Portofino della Brianza, con i colori delle case che si affacciavano sulla centralissima via Volta che richiamavano quelli della celebre località ligure.

I fiori ai balconi, donati personalmente da Silvio Berlusconi, un dipinto di Monet a pochi passi da una delle sue tante residenze, la famosa Villa Gernetto. Oggi, di tutto questo, nella frazione di Gerno, è rimasto davvero poco. Infatti, l'umidità e il verde della muffa prevalgono sui colori pastello, la strada diventa un torrente ogniqualvolta arriva un temporale, il porfido del manto stradale è ricco di buche.

Insomma, un paesaggio decadente, peraltro diventato pericoloso per il continuo passaggio di macchine ad alta velocità che sfruttano via Volta per tagliare il passaggio a livello di Biassono e la rotonda di Correzzana. In particolare all'incrocio con via Casati, dove, qualche giorno fa è apparso pure uno striscione con la scritta “Rispetta lo stop”, proprio nel punto più pericoloso della strada in discesa, già teatro di numerosi incidenti.

Oggi la Portofino della Brianza non esiste più, rimane un quartiere lasciato a sé stesso, nonostante gli sforzi del comitato “Gerno sei tu”, istituito per tutelare i pochi abitanti rimasti.