Il doppio ex Diego Foresti: ”A Catanzaro ricordato per la promozione, che emozione la curva Pieri"
Ecco le sue parole in esclusiva ai microfoni di Monza-News, i dettagli

Diego, il Monza arriva dal pareggio al Castellani di Empoli e con un inizio di campionato un po’ deludente. Cosa pensi dei biancorossi?
Secondo me il Monza ha una squadra molto forte e solida, con elementi in grado di fare la differenza. Il fatto di aver trattenuto tutti i big è un fattore fondamentale: per me restano i favoriti per la promozione in Serie A
C’è stato da pochi giorni il cambio di proprietà da Fininvest al Fondo Americano, con l’addio agrodolce di una colonna come Adriano Galliani. Può essere un fattore determinante per la stagione?
Galliani, insieme a Berlusconi, ha realizzato l’impresa di portare il Monza per la prima volta in Serie A, con investimenti importanti e regalando un sogno alla città. Non conosco bene la nuova proprietà americana, ma so che i direttori lavoreranno al meglio per riportare la squadra in massima serie.
Il fatto di aver trattenuto giocatori come Pessina e Colpani è un vantaggio o un rischio?
Io pagherei per avere Pessina e Colpani in squadra. Sono giocatori determinanti, con esperienza in Serie A: in B possono essere l’arma in più. Certo, la Serie B è un campionato particolare: basta vedere il Frosinone oggi primo in classifica…
Un giudizio su mister Bianco?
È un allenatore preparato e conosce molto bene la categoria. A Monza è chiamato a disputare un campionato importante.
Il Catanzaro ha raccolto sei pareggi consecutivi, suscitando qualche polemica. Cosa è cambiato rispetto ai tuoi anni lì?
Il Catanzaro è cambiato molto. In porta hanno un estremo difensore importante come Pigliacelli, che non solo ha raccolto l’eredità di Fulignati ma è riuscito addirittura a fare meglio. In difesa c’è Di Chiara, terzino sinistro di grande esperienza. Dei “miei” sono rimasti Petriccione, Pontisso e Iemmello, la vecchia guardia, che devono ancora inserirsi nei meccanismi del mister.
Un parere su Alberto Aquilani?
Ha un suo gioco, ed è un aspetto fondamentale. Deve però migliorare la fase difensiva: lo dico pensando alla sua esperienza a Pisa in Serie B.
Che ricordi hai di Monza e Catanzaro?
Splendidi. Sabato scorso ero all’U-Power Stadium e la curva mi ha omaggiato con cori che mi hanno emozionato tantissimo. Ho un rapporto speciale con Fausto Marchetti e con i ragazzi della curva Davide Pieri, che ricordo con grande affetto. A Monza abbiamo raggiunto traguardi importanti grazie anche al presidente Gianbattista Begnini, e colgo l’occasione per ricordare suo fratello Gianni, scomparso di recente, con cui avevo un ottimo rapporto. A Catanzaro, invece, ogni volta che torno è un’emozione unica: lì ho lasciato persone a cui sono legato e che ancora oggi mi ringraziano per la promozione in Serie B.
Hai avuto grandi giocatori in entrambe le piazze. Mischiando Monza e Catanzaro, qual è la tua top 11 biancorossa-giallorossa?
Ti dico un 3-4-3 importante. In porta Fulignati, con cui ho conquistato la B. In difesa Scognamillo, Martinelli e Marco Zaffaroni. A centrocampo Petriccione e Menassi, con Van de Putte a sinistra e Vincenzo Iacopino a destra. In attacco Beretta, Biasci e Iemmello. In panchina, come allenatore, scelgo Giuliano Sonzogni.
Si ringrazia Diego Foresti per la disponibilità
Antonio Scirtò
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