x

x

C’era un briciolo d’Italia sul podio di Monza grazie a Daniel Ricciardo, pilota australiano della McLaren, vincitore del Gran Premio, con origini siciliane.

Ricciardo, che a Monza anche in passato aveva disputato ottime gare, ha corso in maniera incredibile e forse neanche Hamilton e Verstappen avrebbero potuto contrastare la sua leadership. I due, però, si sono tolti dalla battaglia con un incidente alla prima variante, dopo aver rischiato il contatto già al primo giro alla variante della Roggia.

Il pilota della McLaren ha dominato la corsa partendo dalla prima fila (secondo nella Sprint Qualifying Race del sabato), superando Verstappen con un ottimo scatto e andando davanti a tutti già alla prima curva. Nessuno è stato più in grado di contrastarlo: ci ha provato Verstappen prima del pit stop, successivamente ci avrebbe voluto provare il compagno di squadra, Lando Norris, ma la ragion di squadra ha prevalso e l’inglese è rimasto a proteggere le spalle di Daniel.

La gara è vissuta, nella prima metà., sul duello Verstappen – Hamilton, con entrambi i piloti protagonisti di sfortunati pit-stop. Ai box, a cambiare le gomme, è andato prima il pilota olandese ma la Red Bull non è stata la solita macchina da guerra: un problema alla gomma anteriore destra ha allungato i tempi e la Mercedes, con Hamilton in quel momento leader della gara, avrebbe potuto trarre vantaggio. La casa tedesca, a sua volta, ha avuto un problema con Lewis durante il pit, con l’inglese che ha perso due secondi, ed è rientrato in pista appaiato alla Red Bull dell’olandese. Verstappen ha resistito, dall’esterno, all’attacco di Hamilton ed ha cercato di rimanergli a fianco per uscire meglio e superare nuovamente l’inglese in uscita. L’olandese, però, è saltato sul cordolo interno ed è finito contro la monoposto nera numero 44, volandogli sopra a bassa velocità. I due hanno finito la gara nella sabbia della prima variante, con l’inglese che ha rischiato di rimanere schiacciato sotto la Red Bull e solo grazie all’Halo non ha riportato conseguenze dall’incidente.

Da quel momento, dopo la Safety Car entrata in pista per permettere la messa in sicurezza del tracciato, la gara è vissuta sul duello tra le McLaren di Ricciardo e Norris, la Red Bull di Perez e la Mercedes di un grande Valtteri Bottas, risalito dall’ultima alla quarta piazza, poi diventata terza a causa della penalizzazione di Perez per aver tagliato la variante della Roggia durante la lotta con la Ferrari.

Veniamo quindi alla Ferrari, giunta quarta e sesta con Leclerc e Sainz, con il primo protagonista di una gara di attacco nella quale si è pure trovato leader per un paio di giri, durante la girandola dei pit-stop. Leclerc ci ha provato più volte a superare Bottas, nel finale: la sua Ferrari era più veloce nella parte guidata, ma nei punti più rapidi la Mercedes godeva di una velocità di punta nettamente migliore. Per Sainz invece è stata una gara dalle due facce: lo start con le gomme intermedie non ha dato quella confidenza necessaria al pilota spagnolo, che era in difficoltà con il posteriore specialmente alla variante Ascari. Una volta messe le gomme dure, Sainz è riuscito a trovare quel ritmo che gli ha permesso di rimanere attaccato a Leclerc fino a fine gara.

Nel giorno dedicato agli eroi nazionali, a partire dalla presenza dei medagliati tricolori alle Olimpiadi per arrivare alla Nazionale di Calcio Campione d’Europa, non ha brillato, però, l’unico alfiere azzurro presente: Antonio Giovinazzi. Il pilota dell’Alfa Romeo è andato molto forte in qualifica e nella sprint race, cosa che gli ha consentito di partire dalla quarta fila. In gara si è trovato a battagliare con la Ferrari nel primo giro e un errore alla variante della Roggia lo ha portato al contatto con Carlos Sainz, facendolo partire in testacoda rovinando la monoposto. Il pilota pugliese è poi ripartito, ha cambiato musetto ed ha rimontato fino alla tredicesima posizione finale, perdendo ancora una volta l’occasione di ben figurare ed ottenere la conferma da parte di Alfa Romeo anche per la prossima stagione.

Questa la classifica finale del Gran Premio d’Italia:

1. Ricciardo (McLaren)

2. Norris (McLaren) +1”747

3. Bottas (Mercedes) +4”921

4. Leclerc (Ferrari) +7”309

5. Perez (Red Bull) +8”723

6. Sainz (Ferrari) +10”535

7. Stroll (Aston Martin) +15”804

8. Alonso (Alpine) +17”201

9. Russell (Williams) + 19”742

10. Ocon (Alpine) +20”868

11. Latifi (Williams) +23”743

12. Vettel (Aston Martin) +24”621

13. Giovinazzi (Alfa Romeo) +27”216

14. Kubica (Alfa Romeo) +29”769

15. Schumacher (Haas) +51”088

16. Mazepin (Haas) rit.

17. Hamilton (Mercedes) rit.

18. Verstappen (Red Bull) rit.

19. Gasly (AlphaTauri) rit.

20. Tsunoda (AlphaTauri) rit.