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Raffaele Palladino (foto Ac Monza)
Raffaele Palladino (foto Ac Monza)

“Non ho mai pensato che il calcio fosse una scienza esatta, dove la logica ha preminenza su tutto. La gara di ieri tra Monza e Napoli è però andata oltre tutte le mie aspettative di irrazionalità, mostrando tutte le stranezze che lo sport, in particolare questo sport, sa evidenziare. Stranezze ad ogni livello”. Di seguito il punto di Paolo Corbetta dopo Monza - Napoli di ieri

Le stranezze del calcio, le difficoltà del Monza contro le “grandi” e la vista sulla terza stagione in A        

 Alzi la mano chi avrebbe mai pensato che, dopo un primo tempo giocato in modo discreto dal Monza e malissimo dal Napoli, il risultato potesse mutare forma e sostanza nel giro di una manciata di minuti. Sei minuti e tre reti (una più bella dell’altra, sia chiaro) realizzate dal Napoli e che hanno cambiato indirizzo alla partita, esattamente come accaduto a danno del Milan di Ancelotti (Galliani mi manderà qualche maledizione proprio per avergli rinfrescato il ricordo) nella finale di Champions League del 2005 a Istanbul con il Liverpool. Sei minuti che hanno dato il via al trionfo di quelle stranezze che il calcio sa regalare.

 Il primo eclatante cambio di scena è avvenuto in curva nord, dove i tifosi di Osimhen sono passati da una contestazione accesissima a società e giocatori ad un’improvvisa esaltazione delle gesta degli azzurri. E’ indubbio che nell’intervallo devono essere volati gli stracci nello spogliatoio ospite, ma francamente il ribaltamento di fronte è stato davvero repentino. E inatteso, ancorché molto gradito dalla tifoseria ospite. Che alla fine ha festeggiato soddisfatta, beneficiaria di un ribaltone esaltante.

 Dalla gara di ieri è arrivata la conferma di una regola che ha davvero avuto poche eccezioni in questa stagione. Quando il Monza affronta squadre della parte sinistra della classifica è quasi certo che il risultato sia negativo. Il che può avere una sua logica nella sostanza, ma non nella forma che i numeri evidenziano. E qui sta la stranezza. Dei 42 punti in classifica che vanta la formazione di Palladino ben 35 provengono da partite giocate con squadre che stanno dietro in classifica e solo 7 con formazioni che navigano nella parte alta della graduatoria. Solo con una squadra di vertice (Milan) il Monza è riuscito a vincere e solo da una formazione (Empoli) che sta nella seconda metà della graduatoria è stato battuto. Meglio così, ci mancherebbe. Questa è la ragione per cui da diversi turni i biancorossi sono già virtualmente salvi. Ma, considerato che nelle sette giornate ancora mancanti ci sono ben cinque gare con squadre che precedono il Monza, non mi sento di essere molto ottimista per vedere realizzati sogni europei.

corbetta monza

Sogni europei, stasera torna Monza una città da serie A 

E’ un mio parere, ovviamente. Libertà di sognare per chi è più fiducioso, tema di cui parleremo questa sera a Monza una città da serie A dalle 21. Il mio personalissimo sogno si è già realizzato. Avere raggiunto la certezza di giocare la terza stagione consecutiva in serie A è davvero un regalo enorme. Concordo con Palladino quando afferma (ultimamente lo ripete a ogni occasione) che soltanto tra un po’ di anni realizzeremo quanto siano state brillanti queste stagioni. Non sempre tutti sono consapevoli di questo momento che è il top nella storia societaria. Paolo Corbetta